Inumana: in prima assoluta il melologo per pianoforte e voce di Rossella Spinosa e Laura Silvia Battaglia
"Cosa succede a un essere umano, privato della sua volontà e del suo corpo, soggiogato in una condizione di costrizione, di contenimento fisico ed emotivo?"
Una prima assoluta con grandi protagonisti a Como, organizzata dal Festival 5 giornate di Milano in collaborazione con il Festival del Melologo di Como in un ideale ricollegamento storico della città meneghina con le 5 Giornate di Como.
Il programma
Lunedì 18 marzo, alle 21, negli storici spazi del Pontificio Collegio Gallio, va in scena "Inumana", melologo in un atto per pianoforte e voce di Rossella Spinosa e Laura Silvia Battaglia, giornalista e documentarista, reporter in aree di crisi specializzata in Medio Oriente e docente in diverse istituzioni italiane ed europee.
Sottotitolato "Cos’è un uomo senza la libertà?" e in stretto dialogo con la tragica complessità del presente, il melologo è incentrato sull’attuale situazione del conflitto mediorientale. Uno spettacolo volto a guardare con trasparenza, ma con il coraggio e la forza delle arti, ciò che accade in Medio Oriente, per cercare di comprendere, per cercare di accostarsi a quanto accade e scoprire il lato inumano di ogni guerra. Frutto di un intenso lavoro documentale, lo spettacolo guida il pubblico in un crocevia di memorie, temi e spunti di riflessione, un viaggio di musica e parole che riflette uno spirito di forte condivisione artistica e umana nella polifonia di voci e storie.
Con il pianoforte e la voce recitante che interagiscono nell’azione scenica senza soluzione di continuità, nell’avvicendarsi dei quadri e dei personaggi, lo spettacolo si snoda come un racconto in musica che apre a momenti di coinvolgente profondità emotiva, con le artiste sul palco intente a dare voce, nel necessario connubio di bellezza artistica e verità, ad un irrinunciabile messaggio di speranza.
Inumana
E cosa può significare tutto questo se diventa la modalità di negoziazione di un conflitto centenario, ormai difficilmente risolvibile in una convivenza pacifica? Se lo chiede uno spirito, ormai libero dal suo corpo, in attesa di essere traghettato dalla terra all’aldilà e che, in questo passaggio, si trova intrappolato in un tunnel nella Striscia di Gaza. Il suo compito, prima di arrivare nei cieli più alti dell’oltretomba, è facilitare altre anime in bilico tra la vita e la morte ad attraversare il passaggio oppure a fermarsi sulla soglia, a seconda del volere di Dio. Questa anima, che si definisce “the ghost of channel”, è testimone delle sorti di cinque persone: una giovane donna ebrea ostaggio di Hamas; un soldato israeliano che sta attraversando un tunnel sotterraneo per stanare il nemico; un miliziano delle brigate al Qassam che deve decidere dove nascondersi e se e quando attaccare; una donna palestinese, intrappolata sotto le macerie della sua casa bombardata; un bambino disteso sulla lettiga di una sala operatoria improvvisata, già sospeso tra la vita e la morte.
Su un rumore elettronico, sotteso all’intero svolgimento del plot, il pianoforte e la voce recitante interagiscono nell’azione scenica senza soluzione di continuità, nell’avvicendarsi dei quadri e dei personaggi, rispondendo alla domanda prioritaria: cosa resterà di noi, dove andremo, partendo da una condizione di vita divenuta ormai “inumana”?
Laura Silvia Battaglia
Reporter italiana, specializzata in aree di crisi e conflitti dal 2007. Con un particolare focus su Yemen e Iraq, si è occupata negli anni di minoranze etniche, religiose e di genere, migrazione, terrorismo e traffico di esseri umani e di armi. È autrice e conduttrice per Radio3 (Radio3Mondo) e documentarista. Collabora con molti media italiani e stranieri, tra cui il quotidiano americano "The Washington Post". Ha pubblicato la graphic novel "La sposa yemenita" con Paola Cannatella (Beccogiallo 2018) e il libro- inchiesta "Lettere da Guantanamo" (Castelvecchi editore 2021). L'ultimo suo documentario, "Yemen nonostante la guerra" (2019-2020), è stato prodotto e distribuito da RaiDoc, ZDF, Al Jazeera Documentary, e ha vinto l'Europe Film Festival UK 2021. Ha vinto, tra gli altri, i premi giornalistici Siani, Maria Grazia Cutuli, Lucchetta, Colomba per la Pace, Giornalista del Mediterraneo.
Rossella Spinosa
Si diploma in pianoforte, clavicembalo, composizione e si laurea in Legge e Musicologia. Suona in sale come la Carnegie Hall di New York, Italian Bunka Kaikan di Tokyo, Accademia Liszt di Budapest etc, ed esegue molte opere nuove a lei stessa dedicate, in Europa, Canada, Stati Uniti, Russia, Sud America, Corea e Giappone. Collabora per anni con il Premio Oscar Luis Bacalov; scrive opere per orchestra, per la lirica ed il teatro, commissionate ed eseguite da Kyev Camerata, I Pomeriggi Musicali, Orchestra del Governatorato di San Pietroburgo, Seoul Pro Art Orchestra, Lomza Philarmonia, Orchestra da Camera di Lugano, Orchestra da Camera Fiorentina, Orchestra Filarmonica Italiana, Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele di Messina, Orchestra della Magna Grecia, etc. Compone le musiche per oltre cento pellicole di cinema muto che registrano grande riscontro di pubblico e di critica. Lavora con Ottavia Piccolo, Moni Ovadia, Paolo Rossi, il Duo Pali&Dispari e Teresa Mannino in performance live. Il suo cd monografico edito da Stradivarius dal titolo “Rossella Spinosa: Orchestral and chamber works, vol. 1”, è stato inserito da Il Manifesto tra le migliori dieci produzioni di musica nuova del Decennio 2011-2020, unico nome italiano in una lista di caratura internazionale.