L'intervista

Johnny Abu Khalil, sacerdote palestinese: "Il mio cuore è insieme alla mia gente"

"Il problema non sono quelli di Hamas o gli integralisti musulmani. Il popolo palestinese ha diritto di vivere con dignità e in maniera indipendente"

Johnny Abu Khalil, sacerdote palestinese: "Il mio cuore è insieme alla mia gente"
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Johnny Abu Khalil, per tutti abouna Johnny, adottato dalla parrocchia di Camnago, dove trascorse gli anni del seminario, è un sacerdote palestinese e sta vivendo con dolore e apprensione le drammatiche notizie che giungono in questi giorni dal Medio Oriente.

L’attacco di Hamas a Israele ha fatto detonare l’esplosiva e mai risolta questione israelo-palestinese. Le cronache, nazionali ed estere di questi giorni, ben descrivono la situazione e l’escalation di violenza, morte e devastazione che ne sta conseguendo. Abouna Johnny, dal 29 settembre si trova in Italia per il concistoro nel quale il patriarca di Gerusalemme, monsignor Pierbattista Pizzaballa, ha ricevuto da papa Francesco la porpora cardinalizia.

Dopo il momento ufficiale capitolino, si è trasferito nella parrocchia di Santa Margherita a Camnago, alla quale è ancora legatissimo. Lui, anche mediatore tra la chiesa di Como e quella di Gerusalemme, tra il cardinale Oscar Cantoni e il cardinale Pizzaballa, domenica 8 ottobre si è unito ai suoi parrocchiani per la festa dedicata alla Beata Vergine del Rosario.

Una bella festa, in parte rovinata, però, dalle tremende notizie giunte, il giorno precedente, dal suo Paese. Da due anni opera ad Haifa, in Galilea, ed è direttore di un centro pastorale con l’obiettivo di creare un luogo adatto per i giovani e le famiglie, per aiutare i cristiani di tutti i riti, abbandonati a una condizione sociale ed economica difficile.

Come vede, da palestinese, questa situazione?

"Molto brutta. Pericolosa per entrambe le popolazioni. Gli israeliani hanno eletto un governo integralista e il popolo palestinese ha perso la tranquillità. Sappiamo che da un giorno all’altro potrebbe succedere qualcosa. Gli Israeliani non credono nella pace".

L’esercito di Hamas ha alzato il tiro...

"Il problema non sono quelli di Hamas o gli integralisti musulmani. Il popolo palestinese ha diritto di vivere con dignità e in maniera indipendente. Hanno il diritto di essere donne e uomini di Dio. Nella striscia di Gaza non ci sono solo quelli di Hamas..."

L’intervista integrale sul Giornale di Olgiate da sabato 14 ottobre 2023 in edicola
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