La marianese Angelica Colombo partecipa a "Chissà chi è"

«Sono stata chiamata dalla produzione nel mese di settembre e mi è stato chiesto se ero interessata a partecipare al programma, ho deciso di completare l'iter e alla fine a metà novembre, quando ormai non ci speravo più, mi hanno chiamata. Durante alcune interviste vengono estrapolati gli indizi che poi, durante il gioco, potrebbero essere dati ai concorrenti. Io non sono nuova negli studi televisivi, quindi ero molto tranquilla e mi sono goduta l’esperienza», ha raccontato.

La giovane ha partecipato a una puntata speciale, andata in onda  giovedì 30 gennaio, nella quale a giocare sono stati i due comici Gigi e Ross. Il loro obiettivo era svelare tutti i lavori delle identità segrete e arrivare a indovinare il parente misterioso, riconoscendo una somiglianza tra i presenti. «Io ero l’ultima identità e, nonostante qualche errore fatto in precedenza, sono riusciti a indovinare di cosa mi occupassi, grazie anche al momento dell’indizio, in cui ho detto “Sogno Bolle tutte le notti”». A quel punto, per il duo, è stato semplice associare ad Angelica l’identità dell’organizzatrice di eventi di danza. La partecipazione al programma ha permesso a Colombo di conoscere Amadeus: «E' davvero una persona umile e gentile, ha trattato tutti benissimo, come se fossimo suoi pari. Durante le pause chiedeva in continuazione se avessimo bisogno di qualcosa, mentre al pubblico si rivolgeva per sapere se si stessero divertendo. E' stato molto umano».

A ottobre dello scorso anno un altro marianese, il floral designer di Perticato, Ramon Fumagalli, aveva partecipato al programma sempre nelle vesti di identità nascosta. «Seguivo già il programma i Soliti Ignoti, mi è sempre piaciuto», aveva raccontato il fiorista, che ha poi deciso di partecipare a “Chissà chi è”, un format che ha poche differenze rispetto a quello che andava in onda sulla Rai. «E' stata una bella esperienza, ma devo ammettere che ero un po' in tensione. Abbiamo registrato la puntata a inizio ottobre. E' stato molto impegnativo, praticamente è servito tutto il giorno: è servito anche portare un trolley con qualche cambio di abito, così che la produzione potesse scegliere quello più adatto, in base anche alle altre persone presenti in studio. E’ stato anche un modo per far conoscere il mio lavoro e la città di Mariano».