Olgiate Comasco

La storia di Arpad Weisz: dallo scudetto ad Auschwitz

Serata toccante e istruttiva insieme agli alunni del corso di fair play.

La storia di Arpad Weisz: dallo scudetto ad Auschwitz
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Una storia divisa in due tempi, una storia che documenta l’orrore della Shoah: serata toccante a Olgiate Comasco.

Arpad Weisz, il calcio, gli scudetti e la deportazione

“Un pallone all’inferno” venerdì 31 gennaio, nell’auditorium del Medioevo, ha offerto una serata di musica, storytelling e testimonianza su cosa è stata la Shoah. Letta attraverso la vita e la morte di Arpad Weisz, calciatore e allenatore ungherese, vincitore di scudetti con Inter e Bologna, deportato nel campo di sterminio di Auschwitz, dove la sua famiglia è stata annientata. Spettacolo emozionante, grazie al corso di fair play denominato "Io tifo, tu tifi, noi tifiamo", condotto dal professor Paolo Novati e giunto alla seconda edizione e forte del consenso che sta suscitando tra gli studenti della scuola media olgiatese.

Serata del corso di fair play a Olgiate Comasco
Screenshot

Coinvolgere gli studenti, trasmettere il valore della memoria

Serrata del corso di fair play a Olgiate Comasco
Screenshot

Da un'idea di Ssd Polisport e Testediserie, tenendo il focus sulla storia di Arpad Weisz, il corso di fairplay ha coinvolto nella prima serata pubblica, prevista nell’ambito della seconda edizione, all’insegna di sport, musica e teatro. Musica live a cura di "Fairplace".

Testimonianza preziosa

Proprio la storia di Arpad Weisz, ricostruita e raccontata dal giornalista Matteo Marani in un prezioso libro, ha saputo fermare l’attenzione del pubblico. Una serata di vera testimonianza, invitando a meditare su ciò che è stata la Shoah, sul valore della vita calpestato dal nazifascismo.

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