L'intervista

La storia di Dario Gesvi: "Ho perso 120 chili, sono rinato"

Dario Gesvi, 38 anni, pesava 236 chilogrammi, poi la svolta: "E’ difficile ma si può fare"

La storia di Dario Gesvi: "Ho perso 120 chili, sono rinato"
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"Obeso, gravemente obeso".

Dario Gesvi, 38 anni, sposato, libero professionista, ha avuto il coraggio di dirselo apertamente un anno e mezzo fa, quando pesava 236 chilogrammi. Oggi è sceso a quota 117. Il suo percorso di conquista di personale benessere non è ancora concluso. Prossimo step: mantenersi sui 90 chilogrammi.

Facile? Tutt’altro. Istruttivo? Certamente, al punto da raccontare la sua rinascita, mettendosi a disposizione di chi volesse confrontarsi su temi come la maturazione di una scelte complicata e la costanza nel portarla avanti, la consapevolezza di sé e l’esigenza di aprire gli occhi sulla propria condizione.

L'intervista

Ha perso circa 120 chilogrammi di peso: come é nata la scelta di dimagrire?

"Nella mia vita ho sempre fatto diete, ma poi il peso tornava a salire. Mi sono tenuto controllato con una certa frequenza e tutto sommato non ho mai avuto grossi problemi di salute. A un certo punto, però, sono arrivato a pesare 236 chilogrammi. E mi sono chiesto fino a quando avrei avuto la fortuna di stare bene. Una fortuna che non potevo sprecare...".

Quindi?

"In sei mesi ho perso 55 chilogrammi. Ti sembra di aver ottenuto tantissimo, in realtà ti accorgi che agli occhi di chi non ti conosce resti sempre un obeso...".

Si sentiva giudicato?

"No, assolutamente. Io non ho mai avuto problemi in tal senso: andavo al mare, mi mettevo in costume. E da ragazzo non ho mai subìto bullismo. Sono una persona spigliata, di carattere deciso. Del giudizio degli altri “me ne frego”. La scelta di fermarmi e perdere peso è nata dal capire che non stavo bene con me stesso".

Scelta complicata?

"Difficilissima. Servono tempo e fatica ma poi capisci che si può fare. Mia moglie Jolanda mi è stata e mi è di aiuto, altrettanto gli amici. Ma se non cambi tu, la tua testa, la tua mentalità, non otterrai nulla".

Percorso a ostacoli?

"La mia scelta è stata quella di fare l’operazione per il restringimento dello stomaco, all’ospedale di Luino. Ma per potermi operare avrei dovuto perdere 50 chili. Ne ho persi 55... Poi l’operazione col palloncino gastrico che occupa parte dello stomaco. Quindi, l’intervento per il taglio dello stomaco. Ciò che conta più di tutto, però, è il cambiamento di mentalità".

Spieghi...

"Sto cercando di cambiare il mio stile di vita. L’operazione non risolve magicamente tutti i problemi..."

L’intervista integrale sul Giornale di Olgiate da sabato 20 febbraio 2024 in edicola
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