Storia e memoria

La "Tregua di Natale", una significativa mostra con giovanissimi ciceroni all'Isma

Il ponte di speranza che unisce i conflitti del passato e quelli attuali, le testimonianze alla ricerca del meglio che può emergere da ogni essere umano.

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La "Tregua di Natale" è uno spazio aperto alla speranza, una mostra allestita all'Isma di Villa Guardia.

L'incontro

Ieri, lunedì 5 maggio, alle 21, l’auditorium dell’istituto Santa Maria Assunta ha accolto l'incontro «1914: qualcosa di nuovo sul fronte occidentale. La Tregua di Natale». Ad aprire la serata, la direttrice Paola Barberio lanciando il messaggio che la mostra vuole veicolare: scoprire il buono in fondo al cuore di ogni donna e ogni uomo. Il curatore della mostra Antonio Besana, professore al Master di International marketing management dell’Università Cattolica di Milano, ha raccontato la genesi del libro da cui ha tratto origine l'esposizione. I suoi viaggi nei luoghi della Prima guerra mondiale, le visite nei cimiteri dove sono sepolti.

Le testimonianze: un ponte tra passato e futuro

 

A tracciare un ponte tra le guerre del passato e quelle attuali, le testimonianze di Giambattista Mosa e Nicola Gini, evidenziando le esperienze del gruppo "Frontiere di Pace" in Ucraina e in Libano. Gruppo con base nella parrocchia di Maccio.

La mostra

Composta da 16 pannelli e due file audio, racconta la "Tregua di Natale", episodio accaduto durante la Prima guerra mondiale. Nelle trincee del Belgio, a Ypres, stop agli attacchi nel giorno di Natale. Soldati che intonarono le stesse melodie natalizia, con linguaggi differenti. Raccontare la guerra, nuda e cruda, per ricercare pace e speranza.
L’esposizione, sino all’11 maggio, è ospitata nell’atrio e nella biblioteca dell’Isma. A far da ciceroni, 15 studenti di classe terza della scuola secondaria di primo grado. Paola Barberio, direttrice dell’istituto, commenta: "Portare la mostra a scuola è stato possibile grazie a “Frontiere di Pace”, parrocchia di Maccio e Comune di Villa Guardia, così come grazie alla “Bcc” che ha dato un contributo e sostenuto le diverse attività correlate". Prenotazioni delle visite contattando l'Isma.

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