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La Uil lancia una raccolta firme: si chiede la piena operatività dell’Ospedale “ Erba-Renaldi” di Menaggio

"Incentivare il personale del comparto sanitario, specie nei distretti più disagiati, questa è una delle risposte che bisogna dare"

La Uil lancia una raccolta firme: si chiede la piena operatività dell’Ospedale “ Erba-Renaldi” di Menaggio
Lago Pubblicazione:

Oggi, martedì 27 giugno 2023, si è svolta nella sede della Uil del Lario la conferenza stampa indetta dalla sigla sindacale per annunciare l'avvio di una raccolta firme per chiedere la piena operatività dell’Ospedale “ Erba-Renaldi” di Menaggio e la ripartura dei Reparti Ospedalieri chiusi.

La Uil lancia una raccolta firme: si chiede la piena operatività dell’Ospedale “ Erba-Renaldi” di Menaggio

La conferenza stampa, che ha visto come relatori il segretario confederale Uil Milano Lombardia Salvatore Monteduro, il subcommissario Uil del Lario Dario Esposito, il segretario generale territoriale Uilfpl Lario Brianza Massimo Coppia Giovanna Greco del comitato civico per salvare l’ospedale di Menaggio ha avuto come oggetto un progetto inclusivo, partecipativo e che ha lo scopo di sensibilizzare tutti i cittadini della provincia su quel che sta avvenendo alla sanità lombarda.

Questo quanto emerso dalla conferenza e quanto afferma la Uil del Lario:

"Il contesto in cui ci si muove a livello nazionale è quello che ha portato la spesa sanitaria negli ultimi anni, dal 2008 al 2019, a diminuire di mezzo punto percentuale di pil. Così mentre in questo periodo i cugini d’oltre Alpe, Germania e Francia, aumentavano del 20% pro-capite gli investimenti sulla sanità pubblica l’Italia arretrava con un -10% pro-capite. Si tratta di un contesto quindi che pone in seria discussione l’enunciato dell’art. 32 della Costituzione ed il senso stesso di universalità del diritto di accesso alle prestazioni sanitarie.

Questo passo indietro è stato aggravato, se possibile, dalle scelte di incentivazione del “privato” assunte dalla Lombardia negli ultimi anni tanto da portare, nel 2021, con la legge regionale 22/2021 l’equivalenza all’interno del servizio sanitario locale dell’offerta sanitaria e sociosanitaria pubblica e privata.

Un percorso che è proseguito con una delibera regionale di dicembre 2022 che ha previsto lo sviluppo di ospedali di comunità anche tramite l’accreditamento di gestori privati.

Tutto ciò può mettere, nel medio periodo, in crisi il servizio sanitario, andando a minare il carattere pubblico, universalista, egualitario, senza discriminazioni di accesso e finanziato dalla fiscalità generale.

Tutto questo potrebbe portare alla rinuncia dell’uso del servizio pubblico, non solo da parte delle classi più agiate, che si affiderebbero ai privati saltando liste di attesa infinite, ma anche da parte dei cittadini del ceto basso che finirebbero alla lunga per essere esclusi da servizi e cure universalmente erogati.

Pensare che fino al 2015 l’Ospedale di Menaggio, che oggi vive tagli di reparti ed utilizzo parziale di alcuni di quelli rimasti in funzione, aveva nel documento di programmazione dei servizi sanitari e sociosanitari dell’allora Asl di Como 83 posti letto ordinari.

Pensare che Menaggio, e con esso il distretto dell’alto lago, si inserisce in un contesto in cui l’offerta di servizi ai turisti deve essere fondamentale visto che a più riprese, anche in occasioni di incontri istituzionali, si afferma il trend di crescita del settore turistico nell’economia lariana.

Pensare che la sanità, l’accesso a fondamentali prestazioni specialistiche, sta divenendo una caccia al tesoro, con visite per colonscopia che prevedono tempi di attesa di 320 giorni all’ospedale di Menaggio, per non parlare delle mammografie: 300 giorni di attesa al Valduce.

Non è la sanità che la Uil del Lario si immagina. Non è la sanità che chiedono i cittadini.

Incentivare il personale del comparto sanitario, specie nei distretti più disagiati, questa è una delle risposte che bisogna dare, consentire al cittadino in busta paga o che vive di una pensione normale di accedere a cure specialistiche in tempi ragionevoli, questa è la strada da prendere.

Per questo, affinché ciò che vive oggi Menaggio non sia ciò che dovranno vivere tutti i cittadini della provincia domani, è indetta la raccolta firme assieme al comitato civico per salvare l’ospedale di Menaggio.

Chiediamo quindi che i sindaci del territorio del Medio-Alto Lario si attivino per rendere più attrattivo il territorio per le professioni sanitarie attraverso la disponibilità di alloggi da concedere a canone convenzionato, a tal proposito si chiede l’impegno del Presidente dell’Anci Lombardia Onorevole Guerra ed al Presidente della Provincia di Como Dottor Bongiasca.

L’invito è esteso ai capigruppo di tutti i partiti della provincia di Como ad essere promotori e sostenitori di questa iniziativa.

L’invito infine è ovviamente destinato anche alla Regione Lombardia per farsi carico della necessità di garantire il diritto alla salute alla comunità del Medio-Alto Lario, ma non solo, e di tutta la provincia di Como che oggi vede un numero di posti letto accreditati per acuti fra strutture pubbliche e private sottodimensionato rispetto a quanto prevede il D.M. 70/2015 (posti letto oggi in dotazione 2,7 x 1000 abitanti mentre il D.M. prevede 3 x 1000)".

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