STORIE SOTTO L'ALBERO

"La vita giocata" di Nicoletta Amato si racconta in un libro

Il Giornale di Erba regala ai lettori di primacomo.it le più belle storie raccontate nel corso del 2022 sulle pagine del nostro settimanale.

"La vita giocata" di Nicoletta Amato si racconta in un libro
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La "vita giocata" di Nicoletta Amato e la sua giovinezza ad Anzano si raccontano in un libro. Il romanzo è la storia vera di Nicoletta Amato, bella diciassettenne educata severamente da genitori benestanti che vivono con lei in una villa ad Anzano: il 18 ottobre 1975, tre giorni prima di diventare maggiorenne, la protagonista fugge da casa per raggiungere a Parigi l’uomo che ama, che suo padre ha cercato in ogni modo di tenerle lontano e che ha 27 anni più di lei. 

"La vita giocata" di Nicoletta Amato si racconta in un libro

Una vita che narra degli anni Settanta in una splendida villa ad Anzano, proprio di fronte al vecchio Mulino di proprietà di Lucio Battisti.

"A separare casa mia dal mulino era una strada: vedevo tutto. Lì aveva, oltre all’abitazione, lo studio di registrazione e la scuderia con i cavalli. Lo vedevo cavalcare con Mogol e lo ascoltavo seduta su un prato poco distante quando cantava con amici o collaboratori. Era una magia - ricorda Amato - Da ragazzini facevamo la slitta su quei prati: oggi è cambiato tutto, Anzano si è trasformata. Ai tempi, avevo 10 anni quando mio padre comprò i primi appezzamenti di terreno e costruì tre ville: una per me, una per mio fratello e una per i miei genitori. Era una casa stupenda, con una piscina, ma non potevo mai uscire: mi sentivo un po’ oppressa, come è comprensibile. La mia socialità si svolgeva quasi solo nelle proprietà di famiglia: i miei genitori erano molto severi e mi tenevano sotto controllo. Potevo invitare tanti amici, mio papà aveva persino costruito una discoteca, ma non potevo mai uscire di casa: era diventata quasi una “gabbia dorata”. Poi ho incontrato l’uomo per cui sono fuggita, molto più grande di me: dal 18 ottobre 1975 al 14 luglio 1994, ho vissuto a Parigi".

E oggi Nicoletta Amato e la sua storia sono narrate da Daniela Rossi: un percorso, quello verso l’uscita del libro, non facile, come ricorda Amato.

"La mia è stata una vita un po' complessa, con tanta luce ma anche momenti difficili: per raccontarla devi essere serena e avere perdonato tutto e tutti - prosegue - Non sono stata pronta a farlo prima: è stato tutto rocambolesco e ho atteso di perdonare facendo un viaggio dentro di me. È stato un lungo percorso. Questo esame di coscienza mi ha dato la volontà di raccontare e dire al mondo che esistevo, non ero solo dietro le quinte, prima sottomessa a un padre importante, poi soverchiata da un uomo apparentemente di una forte personalità ma schiavo di una grave ludopatia. Un altro motivo che mi ha spinta a raccontare è il desiderio di farmi conoscere meglio dai miei figli".

"La vita giocata" di Nicoletta Amato si racconta in un libro

Sentire e vedere la propria storia in un libro, diventare realtà, è stato di forte impatto.

"Decisamente: durante le presentazioni, dagli sguardi delle persone mi viene da pensare che non sono l'unica. Avere la loro approvazione, sapere che si percepiscono le medesime emozioni, è qualcosa che mi dà gioia".

Il libro di Daniela Rossi sulla vita di Nicoletta Amato sarà presentato in altri appuntamenti.

"Ho deciso di far conoscere la mia storia per il desiderio di darle dignità e luce - spiega Amato - A raccontarla è Daniela Rossi, mia amica da moltissimi anni: grazie ai social, ci siamo ritrovate alcuni anni fa e le ho raccontato della mia vita. Insieme abbiamo deciso di metterla nero su bianco e raccontare questi trent’anni: Daniela ha saputo farlo magistralmente", aggiunge Amato.

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