Affisso uno striscione

L'accusa degli animalisti: "Al Parco Pineta uccisi cinghiali, caprioli e volpi"

"Le testimonianze parlano di creature caricare moribonde nelle jeep, lasciate morire di stenti".

L'accusa degli animalisti: "Al Parco Pineta uccisi cinghiali, caprioli e volpi"
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"Da fonti attendibili, all'interno della sede del parco pineta di Castelnuovo Bozzente, si trova una base logistica dei cacciatori di cinghiali, di deposito "attrezzi" da caccia, parcheggio di jeep compreso, ma non solo. Le mattanze proseguono ogni sera dalle 19 in poi in tutto il territorio del parco pineta, non vengono risparmiati nemmeno i cuccioli di cinghiale, le testimonianze parlano di creature caricare moribonde nelle jeep, lasciate morire di stenti, a conferma della “grande” sensibilità di questi soggetti", l'accusa è firmata dal movimento Centopercentoanimalisti.

L'accusa degli animalisti: "Al Parco Pineta uccisi cinghiali, caprioli e volpi"

"Le nostre fonti dicono anche che nel Far West del parco, vengono uccisi caprioli e volpi. Qualsiasi legge viene violata, la latitanza dell'autorità preposta è costante. Semplici cittadini denunciano la presenza soprattutto di caprioli, che fuggono spaventati dal bosco per finire in strada. Militanti di Centopercentoanimalisti, nel primo pomeriggio del 16 agosto, si sono recati presso il parco pineta in zona Tradate, ed hanno affisso uno striscione diretto agli assassini legalizzati, molto spesso avvinazzati, sulla sbarra di uno dei passaggi delle jeep, già! Questi signori cacciano anche a bordo delle auto! Vergogna!".

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