L'addio a Elena: "Continuerà a brillare e guidarci"
La cerimonia si è tenuta questa mattina nella chiesa di San Cassiano.

In tanti hanno voluto portare l'ultimo saluto alla mamma 57enne
La vicinanza alla famiglia di amici, colleghi e personalità del territorio
La chiesa di San Cassiano a Buccinigo di Erba questa mattina, sabato 22 marzo, era gremita di amici e colleghi di Elena Pontiggia, la 57enne morta martedì dopo qualche mese di malattia. Anche diverse personalità del territorio hanno voluto far sentire la loro vicinanza al marito Roberto Galli, presidente di Confartigianato Como e membro del Cda di Lariofiere. E tanti anche gli amici, i compagni di scuola e di sport del figlio Andrea, 17 anni.
"La vostra amicizia ha reso questi mesi meno difficili"
E’ stato lo stesso marito Roberto, con la voce rotta dall’emozione, a voler chiudere il funerale di Elena rivolgendosi agli amici:
"Sono stati due mesi dolorosi, ma la vostra vicinanza e la vostra amicizia li hanno resi meno difficili di quanto potevano essere a me, Andrea e Raffaella. E per questo ringrazio tutti voi. Riprendo uno spunto dalle parole di don Alessandro: lo ha fatto in tutta la sua vita e continuerà anche ora a brillare e guidarci".
Una donna circondata da molto affetto
Toccante l'omelia del parroco di Buccinigo, don Alessandro Vismara:
"La gente così numerosa che la chiesa non riesce a contenere dimostra di quanto apprezzamento e affetto fosse circondata questa nostra sorella defunta e di quanta consolazione e amicizia vengano offerte a Roberto, Andrea e a tutti i parenti di Elena. La morte è sempre un distacco dolorosissimo, umanamente una tragedia, ma la vicinanza di tante persone, di tanti amici, la rende un po’ più sopportabile. Brilla ancora la vita di Elena, non più sul teatro di questo mondo, ma nella gloria dell’eternità".
Ora sarà accolta nel giardino scintillante del Paradiso
Il ricordo di Elena, tracciato dal sacerdote, sottolinea le qualità della donna:
"Pensando a lei mi vengono in mente tre espressioni: era presente, riservata, gentile. Presente alla vita di questa parrocchia fin da quando, parecchi anni fa, ha cominciato a portare il suo bambino al nostro oratorio e presente alla messa domenicale con il marito e il figlio, ricordo bene anche il posto nel quale si collocava. Riservata perché non si è mai messa in mostra: mai in lei qualcosa di eccessivo, mai troppe parole inutili. Gentile come caratteristica del femminile, che ultimamente manca così tanto. E come lei ha fatto dell’accoglienza il suo lavoro a Villa d’Este, ora è lei ad essere accolta nella villa splendida e nel giardino scintillante del paradiso".