A Mariano Comense mentre prosegue la riqualificazione di Cascina Mordina, a pochi metri di distanza sono partiti i lavori di rimozione del fior di loto all’interno del laghetto.
Fior di loto: presenza problematica per l’equilibrio degli ecosistemi
Suggestivo a colpo d’occhio, ma altamente pericoloso se si vuole preservare la biodiversità dell’area, il fior di loto è una pianta acquatica perenne originaria dell’Asia ed è oggi diffuso in gran parte delle zone a clima mite del pianeta. La sua capacità di formare popolamenti monofitici, che ostacolano la crescita di altre piante acquatiche, ne fa una presenza problematica per l’equilibrio degli ecosistemi. Per questi motivi è stato inserito da Regione nella lista nera che prevede il monitoraggio e il contenimento delle specie alloctone invasive.
Via ai lavori
In queste settimane il Parco delle Groane e della Brughiera Briantea ha dato avvio ai lavori di controllo e contrasto alla diffusione della pianta. Rimossi i rovi che ostruivano la visuale, si sta provvedendo a dragare il fondo per rimuovere il fior di loto. Lavorazioni che in settimana, causa maltempo, hanno subito uno stop, ma riprenderanno appena possibile. Soddisfatta dei primi step dell’intervento l’assessore all’Ambiente, Loredana Testini, che ne ha spiegato la genesi:
«In campagna elettorale ci siamo presi l’impegno di riqualificare l’area e avevamo chiaramente in mente quali fossero gli interventi necessari. Il più rilevante riguardava l’immobile della Cascina, che sta andando avanti nella sua ristrutturazione, dall’altra parte c’erano anche la rinaturalizzazione e la riqualificazione ambientale dell’area circostante – ha detto – L’idea è stata di dialogare con il Parco, dopodiché si è fatto un lavoro di squadra con il sindaco Giovanni Alberti, che, insieme ad altri primi cittadini della zona, in sede di assemblea di approvazione del bilancio 2024 ha chiesto che l’avanzo di gestione venisse usato per progetti utili al territorio». Mariano, che in passato aveva già fatto redigere dal Parco un progetto candidato a un bando regionale per interventi di riqualificazione ambientale, ha approfittato dell’occasione e lo ha proposto, riuscendo a ottenere 100mila euro destinati alla riqualificazione dell’area.
“Riqualifichiamo le aree naturalistiche per ridarle ai cittadini”
L’intervento del Parco prevede la rimozione e l’estirpazione della ninfea, che negli ultimi anni ha quasi completamente ricoperto la superficie dello specchio d’acqua. L’obiettivo è restituire equilibrio all’habitat e preservare la biodiversità, ridando vitalità a un ambiente di grande valore naturalistico e paesaggistico. «Da parte nostra c’è una visione per riqualificare le aree naturalistiche sul territorio di Mariano per poterle restituire a una fruizione di qualità da parte della cittadinanza. Un habitat in equilibrio offre servizi ecosistemici anche alle persone e all’ambiente, questo è un valore importante», ha concluso l’assessore.