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Lago di Pusiano non balneabile, Ilaria Alpi: "Bisogna eliminare gli scarichi fognari"

I rilievi di Ats Insubria avevano riscontrato la presenza di cianobatteri nel lago.

Lago di Pusiano non balneabile, Ilaria Alpi: "Bisogna eliminare gli scarichi fognari"
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Lago di Pusiano non balneabile, il Circolo Ambiente Ilaria Alpi interviene: "bisogna eliminare gli scarichi fognari".

La nota del Circolo Ambiente

I rilievi di Ats Insubria nel lago di Pusiano, infatti, avevano riscontrato la presenza di cianobatteri nel lago. La balneabilità era stata dunque vietata in diverse aree: al lido di Moiana, nel comune di Merone, e ai giardini a lago nel comune di Pusiano.

Il pericolo sarebbe legato a reazioni allergiche cutanee, in particolare per le persone con problemi dermatologici e nei bambini.

A fine luglio, invece, stata riscontrata - in corrispondenza della foce del torrente Lambrone - una concentrazione di escherichia coli oltre i limiti di legge. Tutte situazioni che hanno portato all'emanazione di specifiche ordinanze di divieto di balneazione sulle sponde comasche del lago.

Il Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" ha quindi inviato una nota sulla questione dello stato di salute del lago di Pusiano, "con una lettura che va oltre le situazioni contingenti rilevate dalle analisi periodiche", spiega il presidente Roberto Fumagalli:

Come noto, la presenza di elevate concentrazioni di inquinanti (escherichia coli, enterococchi e altri) o la fioritura dei cianobatteri, hanno la medesima causa, ovvero le fonti di inquinanti che continuano ad arrivare nel lago dagli scarichi fognari. Infatti anche la formazione dei cianobatteri è conseguente all'eccesso di azoto, che deriva appunto da scarichi fognari o dall'uso dei fertilizzanti in agricoltura.

In ogni caso il tema resta quello del disinquinamento totale del lago, che può avvenire solo attraverso una attività sistematica di collettamento di tutti gli scarichi fognari che - a tutt'oggi - finiscono nel lago, direttamente o attraverso gli affluenti, tra cui il principale è ovviamente il Lambrone.

In definitiva tutti gli scarichi devono essere intercettati e condotti alla depurazione. Solo così eviteremo i problemi della balneabilità, con un 'tira e molla' che si ripropone da anni. E che rischia di protrarsi fino a che le Istituzioni preposte (Regione, le due Province di Como e Lecco, i comuni rivieraschi, le società di gestione del servizio idrico integrato, ecc.) non si decideranno a trovare una soluzione definitiva, attraverso il totale disinquinamento del lago, cominciando appunto dal collettamento e dalla depurazione di tutti gli scarichi fognari che ancora oggi finiscono nel lago.