Lambro, lavori per 600mila euro
Opere progettate dalla Comunità montana del Triangolo lariano.
Il finanziamento arriva da Regione Lombardia.
Opere di rinaturalizzazione
La Comunità montana del Triangolo lariano ha in progetto alcuni interventi di "regimazione fluviale" sul fiume Lambro, in particolare nel tratto compreso tra Canzo, Castelmarte e Caslino d’Erba, usufruendo dei fondi regionali per un importo totale di 600mila euro. I lavori consistono nello specifico, principalmente, nella "rimozione di depositi di materiale in alveo del fiume in alcuni tratti", nello "sfalcio e taglio piante in alveo con rimozione di materiale depositatosi sino alla quota attuale di scorrimento" e nel "posizionamento dei massi ciclopici per mantenere la variabilità morfologica del corso d’acqua".
Rischio idraulico da scongiurare
Il Lambro, nel tratto da Canzo a Caslino d’Erba, avrebbe bisogno di una moderata manutenzione del verde, ma la vera priorità è la rinaturalizzazione delle sponde. Infatti occorre andare a vedere quelle che sono le vere cause che hanno portato a questa situazione di potenziale rischio idraulico, con detriti e vegetazione presenti nell’alveo del fiume. Paradossalmente questa condizione è stata creata in conseguenza dei lavori di "riqualificazione fluviale", realizzati nei primi anni ’90 e che, secondo il Magistrato del Po, avrebbero dovuto contenere proprio il rischio idraulico. Le opere realizzate 30 anni fa proprio sul tratto del Lambro tra Canzo e Castelmarte, hanno trasformato il fiume in un canale raddrizzato che, in caso di forti piogge, aumenta la velocità di scorrimento alle acque, peggiorando gli effetti delle piene. Tali lavori hanno cancellato il corso naturale del Lambro, attraverso la lastrificazione delle sponde e del letto del fiume, lasciando la parte centrale a "schiena d’asino" su cui, con le magre, è cresciuta la vegetazione.
Evitare gli errori del passato
"Evidenziamo, anzitutto, il forte impatto ecologico che l'intervento ha comportato, con in più l’aggravante di aver aumentato il "rischio idraulico" in caso di forti piogge, visto che gli interventi previsti dalla Comunità montana riguardano la sicurezza civile - spiega Roberto Fumagalli del circolo ambiente "Ilaria Alpi" - Bisogna quindi evitare altri interventi simili a quelli realizzati 30 anni fa a Castelmarte o addirittura l’anno scorso a Lasnigo, che hanno trasformato un tratto naturale del Lambro in un canale artificiale, sempre col pretesto della sicurezza".
Roberto Fumagalli