La testimonianza

L’attivista israeliano e l’appello a non tacere di fronte al genocidio a Gaza

Una serata cruda, reale, l'esempio di chi rischia la vita condannando l'oppressione.

L’attivista israeliano e l’appello a non tacere di fronte al genocidio a Gaza

Un incontro crudo e toccante, al teatro “Pax” a Lurate Caccivio, con l’attivista israeliano Guy, per la difesa dei diritti umani e contro l’occupazione del territori palestinesi.

L’incontro

Una testimonianza diretta, quella che mercoledì 10 settembre ha affollato il Pax. con qualche filmato realizzato sul campo, quella di Guy, attivista israeliano per la difesa dei diritti umani e di resistenza contro l’occupazione dei territori palestinesi.

Gli organizzatori

La serata è stata organizzata da Comune di Lurate Caccivio, comunità pastorale, cineteatro, Coordinamento Comasco per la Pace, “Interragire”, “Frontiere di Pace”, “Piano Terra Menaggio”, “Garabombo”, “Genitori Associati” e Spazio Volta 3.

La riflessione di Lorenza Auguadra

A mettere in fila i pensieri,  dopo una serata cruda e reale, Lorenza Auguadra, poetesse presente all’incontro. “Un pubblico rigorosamente di parte, sì dalla parte dell’unico percorso possibile, in ogni tempo: quello della Pace! Un silenzio irreale per accogliere in presa diretta quanto dai mass media non viene raccontato. Le immagini si susseguono: tra queste un vecchio e inerme palestinese picchiato a sangue con la moglie, la loro casa abbattuta perché si allontanino definitivamente dai luoghi cari abitati da generazioni. Acqua, grande necessità dei palestinesi, a fatica recuperata, per chi può e messa in una cisterna per i bisogni quotidiani, anche per abbeverare gli animali, cisterna che viene svuotata per terra; viveri, aiuti umanitari (anche nostri) bloccati e distrutti, perché il cibo, e l’acqua sono diventati strumenti di guerra per sfiancare, uccidere, allontanare dalla propria terra, dai luoghi delle proprie radici una popolazione”.

Un inferno da fermare

“Domande da parte del pubblico, soprattutto per capire cosa sia possibile fare in quell’inferno assurdo: “Nessun cambiamento può avvenire dall’interno a ribaltare le posizioni del Governo israeliano, solo la Comunità Internazionale potrà dare una svolta alla situazione. Voi da qui potete fare tanto”. Quest’ultima parte della risposta rimane nella testa. A evento concluso, con qualche smarrimento e senso d’impotenza, ognuno dei presenti nel proprio letto cercherà di dormire il sonno inquieto del che fare. Anche se a volte, come nel buio di questo tempo, ci sembra strano, non solo di bestialità è capace l’essere umano. Al risveglio l’inquietudine è ancora speranza che si fa lavoro continuo e quotidiano perché ciascuno, là dove è
chiamato a vivere, seguiti a essere quella nota sul pentagramma dell’ora, che insieme continua a far risuonare una grande sinfonia che nei secoli si ripete e che nei secoli qualcuno ci prova a mettere in discussione: quella della vita”.