La decisione

Le slot machine "costano" di più: il Comune contro il gioco d’azzardo

Aggiornato il tariffario per l’installazione delle macchinette negli esercizi pubblici.

Le slot machine "costano" di più:  il Comune contro il gioco d’azzardo
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Contro il gioco d’azzardo. L’Amministrazione comunale di Lurate Caccivio ha deciso di mettersi di traverso, per quanto possibile, e arginare l’installazione di slot machine e affini all’interno degli esercizi pubblici del territorio. Allo stato attuale, infatti, la richiesta della Scia per l’installazione è passata da 30 a 200 euro. Una goccia nel mare? Può essere, ma l’indirizzo dato dal vicesindaco Christian Catelli, approvato poi dalla Giunta, è chiaro e netto. Il tutto, all’interno di un piano mirato alla riqualificazione complessiva dei centri storici.

Slot machine più "costose"

"Ci sono delle regole precise dove è possibile la presenza di strumenti atti al gioco d’azzardo - specifica Catelli - Devono avere una certa distanza da scuole, cimiteri e altri luoghi sensibili. Detto questo, però, un’Amministrazione comunale non può fare molto. Per quanto ci riguarda, siamo andati a rivedere il tariffario degli oneri da pagare al Suap. Alcune di questi sono stati abbassati, ad esempio per l’avvio di medie strutture di vendita (da 600 a 500 euro per richiedere l’autorizzazione di avvio, Ndr). Altre sono state riviste al rialzo, come quelli riguardanti il gioco d’azzardo".

Sei esercizi commerciali con gioco d'azzardo

In città sono sei gli esercenti registrati per un’attività di questo tipo. Il lavoro dell’Amministrazione punta, in sostanza, a plasmare il volto cittadino, senza tralasciare i centri storici. In questo senso, limitare la presenza di slot machine e incentivare la riqualificazione degli edifici storici va proprio in una direzione precisa.

L'obiettivo è riqualificare i centri storici

"Ad esempio, siamo andati ad aumentare il periodo di esenzione dall’Imu per le strutture del centro storico rivolto a chi effettua delle riqualificazioni: da cinque a sette anni". Da tre a cinque anni, invece, per le attività produttive, anche se questa norma è relativa a tutto il territorio comunale. "C’è poi uno sconto del 99% sul pagamento degli oneri per chi decide di riqualificare - conclude Catelli - L’obiettivo è fare tutto il possibile per incentivare il recupero e riportare a vivere i centri storici". In questa direzione anche il progetto di creazione di un parcheggio a Caccivio così da incentivare la vivibilità. "Privato e pubblico possono andare di pari passo per un traguardo comune".

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