Legge di bilancio: maggior precarietà per i lavoratori del comasco
“Un passo indietro sulla stabilità”.
Maggior precarietà: le parole del coordinatore Uil Lario Esposito in merito alla legge 203/2024 in vigore da ieri, domenica 12 gennaio.
Precarietà, parola alla UIl
Dal comunicato in merito al alla precarietà per i cittadini di Como e provincia, si leggono le parole e l’analisi di Dario Esposito, coordinatore Uil Lario: "Un unico risultato da parte della legge 203/2024: liberalizzare il lavoro in somministrazione. Significa aumentare la difficoltà per un numero crescente di persone di avere progressioni di carriera, certezze lavorative, formazione continua e qualificante. Il provvedimento va contro quanto la Uil Lario chiede da tempo ossia di qualificare il lavoro tenendo cura delle persone, consentendo loro di crescere in realtà aziendali cui essere un valore aggiunto e non un numero”.
Collegato Lavoro
"Quanto portato sotto l’albero di Natale dalle nuove misure varate nel mese di dicembre: la legge 203/2024 (in vigore dal 12 gennaio 2025) e dalla manovra di bilancio. Il Collegato Lavoro difatti è andato a liberalizzare il lavoro in somministrazione (contratto col quale un’agenzia autorizzata pone a disposizione di un’azienda una risorsa umana, Ndr) con nuove deroghe ed esenzioni relativamente sia alla percentuale di utilizzo in azienda sia sulle causali giustificative del rapporto a termine. Se difatti fino ad ieri il numero di persone assunte con contratto di somministrazione a tempo determinato non poteva superare il 30%, fatta eccezione per delle circostanze tassativamente previste, la legge 203/2024 va ad ampliare la zona franca: il limite quantitativo non opera nella fase di avvio di nuove attività, nello svolgimento di attività stagionali e infine per i lavoratori oltre i 50 anni.
Non soltanto, il Collegato Lavoro è andato ad ampliare la nozione di “stagionalità”: in precedenza il Decreto Legislativo 81/2015, in merito alla qualificazione di attività stagionale, rinviava alle situazioni enunciate dal D.P.R. 1525/63’. Ora, invece, si approda ad un’interpretazione differente della stagionalità collegandola non solo a determinati periodi dell’anno ma anche all’intensificazione dell’attività lavorativa nonché a esigenze produttive legate ai mercati serviti dall’impresa. In cosa si traduce tutto questo? Maggiori possibilità per avere in azienda risorse umane in somministrazione a tempo determinato oltre il limite tradizionalmente previsto al 30%. Altra precarietà, inoltre, viene introdotta dal superamento delle causali giustificative in svariati casi della somministrazione a termine. Se infatti il D.lgs 81/2015 prevedeva che in occasione della somministrazione il rapporto fosse soggetto alla disciplina del contratto a tempo determinato, ora è previsto un esonero in ordine alle causali giustificative in caso di assunzione a termine superiore ai 12 mesi per i di disoccupati che fruiscono da almeno 6 mesi di trattamenti di disoccupazione non agricola o dei lavoratori svantaggiati”.
Legge di bilancio 2025
"Al Collegato Lavoro si affianca, in ordine temporale, la legge di bilancio 2025 che è andata a rivoluzionare i criteri di accesso alla Naspi.
Fino al 31 dicembre dell’anno trascorso i requisiti per poter accedere all’indennità mensile di disoccupazione erano la perdita involontaria del posto di lavoro e la sussistenza di almeno tredici settimane contributive nei quattro anni antecedenti la richiesta di Naspi.
Dal primo Gennaio, invece, in caso di precedente interruzione volontaria del rapporto di lavoro il lavoratore per ottenere l’indennità di disoccupazione deve avere 13 settimane di contributi nei 12 mesi antecedenti la richiesta. In parole povere: se un lavoratore si dimette da una mansione, nei successivi 12 mesi trova una nuova occupazione ma alla dodicesima settimana non supera il periodo di prova o comunque cessa il rapporto di lavoro, non avrà alcun diritto in ordine alla Naspi.
Di seguito i dati relativi alle attivazioni e conversioni dei rapporti lavorativi in provincia di Como nel corso del 2024 (fonte OpenData Ines) oltre che i dati Naspi”.
Precarietà, Collegato Lavoro e legge di bilancio: "E’ impattante"
Così, conclude Esposito: "I dati danno l’idea di quanto e come sarà impattante, su un’ampia platea di beneficiari, la manovra di bilancio che è andata a rendere più esclusivi i criteri di accesso alla Naspi. La decisione danneggia la parte debole della società, quella che già trova difficoltà ad arrivare a fine mese, che non avrebbe avuto certamente bisogno di questa corsa all’ostacolo per giungere all’indennità di disoccupazione. I dati evidenziano anche quanto sia difficile per i lavoratori stagionali ed in somministrazione giungere al tempo indeterminato: siamo certi che la liberalizzazione compiuta dalla legge 2023/2024 agevola il Mercato del Lavoro?”.