Invia una lettera di pronta guarigione a Re Carlo e lui risponde
Lo ha fatto la Fincoop - Gruppo Ama di Grandate dopo che a inizio febbraio al figlio della Regina Elisabetta era stato diagnosticato un tumore
Una lettera di incoraggiamento e di vicinanza scritta da chi ha già passato o chi sta vivendo questo tipo di situazione e poi inviata a Re Carlo d’Inghilterra dopo la diagnosi di un tumore. Lo ha fatto la Fincoop, la Federazione Italiana Incontinenti e disfunzioni del pavimento pelvico che in Lombardia ha la sede proprio a Grandate, e ha ricevuto una risposta tanto inaspettata quanto gradita.
La diagnosi
L’inizio di questa storia è da datarsi ad inizio febbraio, quando a Re Carlo III viene diagnosticato un tumore dopo che i medici che avevano operato il figlio della Regina Elisabetta per una prostata ingrossata, una condizione del tutto benigna, di fianco alla quale avevano scoperto "un motivo diverso di preoccupazione", come si leggeva dal comunicato di Buckingham Palace.
Inizialmente, si pensava che il tumore avesse colpito proprio la prostata ed è per questo motivo che la Fincoop - Gruppo Ama di Grandate su iniziativa del suo vicepresidente Riccardo Introzzi, aveva deciso di scrivere una lettera di vicinanza a sua maestà.
La Fincoop, infatti, è un'associazione a carattere nazionale dedicata a uomini e donne che soffrono problemi di incontinenza urinaria, fecale e disfunzioni del pavimento pelvico. È strutturata con 9 associazioni regionali e la Lombardia conta due sedi, quella di Grandate e quella di Marnate. Si tratta di una giovane realtà costituita da volontari e caratterizzata dalla creazione di gruppi Ama (Auto mutuo aiuto) per l'accoglienza, l'ascolto e il recupero di uomini colpiti da cancro alla prostata e da donne con problematiche di dolore pelvico. La "mission" è condividere per rinascere.
La lettera
Così l’associazione e il vicepresidente Introzzi hanno inviato questo messaggio al Re:
"Condividiamo le sue sofferenze e timori avendo già avuto esperienza dell'impatto con il tumore e con la perdita successiva della "virilità" che ha cambiato le nostre vite. Le auguriamo una pronta guarigione cercando di trasmetterle la stessa forza e lo stesso coraggio che ci aiutano a ritrovare, con difficoltà, una nuova dignità di vita. Crediamo che il suo esempio possa essere d'aiuto per tutti quegli uomini che si vergognano e nascondono il loro nuovo stato, considerandosi "inferiori". Con tutta la nostra forza le inviamo un affettuoso abbraccio".
Così la lettera ha preso il volo verso Londra per arrivare a Buckingham Palace e per essere letta, contro ogni aspettativa pensando alle migliaia di lettere che riceve la casa reale ogni giorno, personalmente da Re Carlo. Invece è successo e in seguito alla lettura è arrivata anche la risposta:
"Questa lettera ti porta i miei più calorosi ringraziamenti per il tuo messaggio incredibilmente premuroso. È stato estremamente generoso da parte tua prenderti la briga di scrivere come hai fatto e le tue gentili parole sono state molto incoraggianti".
Così la Fincoop ha portato il suo aiuto oltremanica, più precisamente al Re d’Inghilterra, ma la sua missione rimane quella di aiutare chiunque viva una situazione di disagio causata da problemi alla prostata:
"Vorrei che questa problematica fosse affrontata più spesso - ha detto Introzzi - Le donne sono più controllate degli uomini per quanto riguarda i tumori al seno o all’utero. Noi uomini rischiamo di rimanere abbandonati".