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Leva civica lombarda volontaria: una preziosa risorsa per gli interventi della "Rete di servizi di facilitazione digitale"

"I vantaggi sono molteplici ed evidenti: l'utilizzo efficace ed efficiente delle risorse del Pnrr, con il contestuale coinvolgimento delle nuove generazioni per fornire servizi essenziali alla comunità"

Leva civica lombarda volontaria: una preziosa risorsa per gli interventi della "Rete di servizi di facilitazione digitale"
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In Lombardia nascono i punti di facilitazione digitale, finanziati con i fondi del Pnrr. Si tratta di una rete di luoghi fisici dove i cittadini potranno trovare supporto nell'utilizzo di internet e dei servizi digitali, per effettuare operazioni come gestire Spid, consultare l'orario dei treni, accedere a banche dati e servizi di enti pubblici, o semplicemente ricercare informazioni.

Da un problema, la soluzione

Al problema della "scarsità di risorse umane" ha trovato una soluzione l'assessore regionale all'Istruzione, formazione e lavoro Simona Tironi. Questi servizi potranno infatti essere garantiti dai giovani della Leva civica lombarda volontaria in forma autofinanziata.

Infatti, nelle Faq pubblicate pochi giorni fa sui servizi di facilitazione digitale (punto 4.6) si può leggere che “nei casi di progetti di Leva civica regionale autofinanziati in toto, e comunque non finanziati da risorse pubbliche di alcun genere, è considerato ammissibile il coinvolgimento dei volontari in qualità di facilitatori digitali, non configurandosi alcuna potenziale forma di ‘doppio
finanziamento’”.

Quindi, gli enti impegnati nella fornitura di servizi di facilitazione digitale potranno ingaggiare, come “facilitatori digitali”, i giovani che saranno impegnati per 12 mesi nel percorso di Leva civica lombarda volontaria, avendo la certezza che le risorse impiegate saranno “coperte” dai fondi del Pnrr.

Il commento di Di Blasi

“Non possiamo che complimentarci con l’assessore Simona Tironi per questa scelta - dichiara Claudio Di Blasi, presidente di Associazione Mosaico Aps, il più grande ente lombardo operante sulla leva civica lombarda volontaria in forma autofinanziata - I vantaggi sono molteplici ed evidenti: l'utilizzo efficace ed efficiente delle risorse del Pnrr, con il contestuale coinvolgimento delle nuove generazioni per fornire servizi essenziali alla comunità”.

“Ma non dobbiamo sottovalutare l’aspetto più importante - prosegue Di Blasi - ovvero il fornire un’attività retribuita ai giovani (un giovane in Leva civica lombarda, con un orario settimanale di 25 ore, percepisce un assegno mensile di 582 euro, permessi e malattie retribuite, riconoscimento di crediti formativi per gli studenti universitari), con una solida formazione iniziale e che gli darà la possibilità di acquisire competenze indispensabili per un buon inserimento nel mondo del lavoro”.

I percorsi di leva civica lombarda volontaria sono attuati nella stragrande maggioranza dei casi da giovani (il 70% circa sono donne) iscritti all’università o che hanno da poco terminato gli studi superiori, quindi “per durata e orario ben si conciliano - sottolinea Di Blasi - con gli impegni di studio o con l’inserimento nel mondo del lavoro”.

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