La cerimonia

L'impegno e le promesse dei giovani: il futuro della Repubblica è nelle loro mani

Durante la Festa del 2 giugno anche la forte condanna di Russia e Israele pe ri massacri in Ucraina e a Gaza.

L'impegno e le promesse dei giovani: il futuro della Repubblica è nelle loro mani
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L'impegno, le promesse, la voglia di esserci e di partecipare, anche di manifestare contro i massacri in Ucraina e a Gaza: a Olgiate Comasco Festa della Repubblica nel segno dei giovani e dell'appello del sindaco Simone Moretti affinché torni la pace.

La cerimonia

Malgrado la pioggia, la serata di domenica 2 giugno, presentata da Giuliana Casartelli, ha affollato il centro congressi Medioevo. Protagonisti assoluti i giovani: diretto dal maestro Edoardo Piazzoli,  il concerto della Mini Band e degli alunni delle classi quarte delle scuole primarie attivi nel progetto del Corpo musicale olgiatese, il Consiglio comunale dei ragazzi, l'ampio gruppo di diciottenni chiamati sul palco dopo aver ritirato una copia della Costituzione italiana e la bandiera tricolore. Presente l'Amministrazione comunale, le Forze dell'ordine e il parroco don Flavio Crosta.

Il sindaco contro Russia e Israele: "Basta massacri"

Simone Moretti, primo cittadino olgiatese, ha usato parole forti per difendere i valori della Repubblica Italiana e condannare chi, nel mondo, uccide, opprime e affama il prossimo. "Il primo pensiero va all’Ucraina, cui non dobbiamo far mai mancare il nostro sostegno a seguito dell’aggressione e invasione da parte della Russia di tre anni or sono… anche perché nemmeno chi doveva risolvere il conflitto in 24 ore pare ci  stia riuscendo… Dal conflitto russo ucraino al massacro o meglio al genocidio che vediamo ogni giorno in atto in  Palestina. Crediamo non sia più possibile rimanere inerti e silenti di fronte all'annientamento sistematico che Netanyahu e il suo Governo stanno perpetrando nei confronti della popolazione palestinese, in dispregio a tutte le norme di diritto internazionale che dovrebbero regolare anche le azioni belliche, perché tale comportamento è un'ignominia per l'intera umanità. C'è un intero popolo ridotto alla fame, al quale sono stati negati da tempo anche gli aiuti umanitari; ci sono uomini, donne e bambini che non hanno più dove andare per sfuggire alle bombe e ai missili, bambini bruciati nelle loro case o nelle tende, dove le famiglie avevano trovato un rifugio provvisorio, anche se precario. Il tempo del silenzio è finito… Ogni persona che voglia restare umana non può più tacere. La ferma condanna per questo genocidio di massa che non risparmia nessuno si deve levare forte  dal Governo, dall’Europa assieme alla società civile. Chiediamo a gran voce, per umanità e per rispetto dei tanti ragazzi e ragazze presenti stasera di mettere al bando non solo i terroristi di Hamas, ma anche gli attuali governanti di Israele, che hanno lo stesso obiettivo di sterminio che purtroppo la storia ha già visto in passato!".

L'appello ai diciottenni

Moretti ha sottolineato l'importanza di affidarsi alle nuove generazioni. Un pensiero rivolto in particolare agli olgiatesi che quest'anno raggiungono la maggiore età. "Siete la generazione che ci salverà tutti e non lo dico per dire. Ho e abbiamo in tanti la fortuna di vedervi crescere attraverso il mondo della scuola e delle attività sportive ed ogni anno che passa continuo a vedere in voi la consapevolezza della situazione accompagnata a quel sacro fuoco, alla scintilla dell’entusiasmo, la forza, l’energia e la voglia di cambiare il mondo, ed avete tutti gli strumenti per farlo. Usateli bene e ricordatevi che vi è concesso sbagliare, studiate o fate bene il lavoro o la professione che vi sceglierete e mettetevi al servizio degli altri, come avete dimostrato durante la lunga fase della pandemia, anche all’interno del volontariato e delle nostre associazioni olgiatesi che vi aspettano a braccia aperte. Infine, ma non per ultimo in ordine di importanza, usate i diritti che la nostra Costituzione ci ha dato, primo tra tutti il voto, per cambiare il mondo: e non date retta a chi vi consiglia di non andare a votare, fatelo con testa e cuore ma fatelo… Sono morti in tanti per garantire questo sacrosanto diritto".

La promessa dei neomaggiorenni

Giulio Martino e Paolo Ceriani, a nome die coetanei neomaggiorenni presenti in auditorium, hanno garantito impegno e promesso di metterci responsabilmente la faccia. "Vivere in una Repubblica democratica non è un qualcosa da dare per scontato. In un mondo in cui libertà e diritti vengono molto spesso negati, noi ci riteniamo fortunati a vivere in un Paese che dà voce ai suoi cittadini, che permette a ciascuno di noi di essere protagonista del proprio futuro. Compiere 18 anni per la Legge italiana significa diventare adulti e avere voce nelle scelte del nostro Paese. Ciò che ci rende più orgogliosi è l'ingresso nel mondo della cittadinanza attiva con nuovi diritti e responsabilità altrettanto grandi. Una su tutti: il diritto di voto, che agli occhi di qualcuno può apparire come un gesto scontato ma, riflettendoci, non è solo un diritto ma soprattutto un dovere che ci permette di esprimere le nostre idee. Una cosa che, purtroppo, al giorno d'oggi non è così scontata. E' proprio grazie a un voto, quello del 2 giugno 1946, che oggi possiamo parlare di Repubblica. Tra qualche giorno, l'8 e il 9 giugno, anche noi potremo votare per la prima volta. E' un passaggio che abbiamo atteso a lungo e adesso è arrivato.  Il nostro momento di entrare davvero nella società, che per anni abbiamo immaginato. Ci auguriamo di poter essere i degni successori di chi ha scritto la Costituzione e che ha creduto in un'Italia in cui la sovranità appartiene al popolo che esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione, come è affermato proprio nel primo articolo della Costituzione. Ringraziamo l'Amministrazione comunale, il sindaco Simone Moretti, l'Ufficio Cultura e la biblioteca di Olgiate Comasco, il Corpo musicale olgiatese con l'istituto comprensivo di Olgiate Comasco che hanno allietato la prima parte di questa serata".

Le parole del sindaco junior e il messaggio del consigliere alla Gentilezza

Emma Tagliabue, sindaco del Consiglio comunale junior, ha messo l'accento su diritti e doveri che riguardano anche i giovanissimi: "Noi ragazzi dobbiamo far tesoro dei principi derivati dalla nascita della Costituzione, perché in essi possiamo trovare la via da seguire per vivere insieme e aiutandoci. Ricordiamoci sempre che la Repubblica non è solo una parola che troviamo scritta sui libri, ma è anche fatta di persone, di impegno e di sogni. Noi giovani ne abbiamo il diritto ma anche il dovere di partecipare alla costruzione del nostro futuro". Mariella Bernasconi, consigliere comunale con delega alla Gentilezza, ha raccontato l'emozione di vedere tante ragazze  e ragazzi, omaggiandoli di un pensiero suggellato con le parole di San Giovanni Paolo II: "Prendete in mano la vostra vita e fatene un capolavoro".

 

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