Erba

L’ortopedico Moja ha lasciato l’Ospedale

Dopo 37 anni di lavoro ininterrotto tra le corsie del nosocomio erbese il medico a 65 anni ha fatto una nuova scelta di vita.

L’ortopedico Moja ha lasciato l’Ospedale
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"Voglio ridurre il ritmo di lavoro e dedicarmi a famiglia e nipoti: terrò il mio studio e qualche ora a Lecco"

Aveva iniziato nel lontano 1987

Il dottor Paolo Moja non è più all’Ospedale di Erba. L’ortopedico storico del nosocomio erbese, arrivato tra le corsie dell’allora Fatebenefratelli nel 1987 con un incarico ed entrato in ruolo nel maggio del 1988, dopo ben 37 anni di lavoro ininterrotto in città con la fine del 2024 ha deciso di terminare il suo rapporto con l’Ospedale cittadino.

Una scelta personale per rallentare un po'

"La scelta è personale, legata alla volontà di ridurre il ritmo di lavoro e dedicarmi di più alla famiglia, ai nipoti, a me stesso. A 65 anni i turni diventano pesanti e i ritmi richiesti in un ospedale sono inevitabilmente pressanti. Nel caso specifico di Ortopedia, poi, c’è stato davvero un aumento notevole del carico di lavoro, vuoi a causa della chiusura dell’Ortopedia a Cantù, ma anche per l’aumento notevole di pazienti legato al maggiore invecchiamento, che porta con sé una maggior traumatologia dell’anziano, ma anche più sinistri sulla strada e incidenti sportivi. Poi, se è vero che si invecchia, è anche vero che si invecchia meglio, e quindi anche a una certa età si vuole una buona qualità della vita e quindi si preferisce intervenire per risolvere alcuni problemi e dolori. Insomma, le richieste sono davvero tantissime ed è una lite quotidiana anche solo per trovare un letto. Sentivo l’esigenza di dilatare un po’ il mio tempo, di cercare più calma e tranquillità dopo tutti questi anni di “corsa”".

Sarà alla casa di cura Talamoni di Lecco

Fermo restando che la passione per il proprio lavoro rimane e che non vuole abbandonare i suoi pazienti, il dotto Moja si è spostato alla Casa di cura Talamoni di Lecco: "Farò poche ore: un po’ di ambulatorio e opererò i miei pazienti, visto che continuerò comunque a tenere la mia attività privata nel mio studio di sempre. Però ritmi e tempi saranno diversi".

 

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