Celebrazioni per il 25 aprile, il sindaco: "Una ricorrenza fondante"
"Occorre oggi e in futuro, fare memoria di questa strage e di quelle vittime, sono preziose le iniziative che la sorreggono", ha detto il primo cittadino Giovanni Alberti

"Attraverso barbarie e uccisioni i nazifascisti cercavano di fare terra bruciata intorno ai partigiani per proteggere la ritirata tedesca, cercando di instaurare un regime di terrore nei confronti dei civili perché non si unissero ai partigiani. Occorre oggi e in futuro, fare memoria di questa strage e di quelle vittime, sono preziose le iniziative che la sorreggono". Così il sindaco di Mariano Comense, Giovanni Alberti durante le celebrazioni del 25 aprile.
Mariano celebra il 25 aprile, il sindaco: "Una ricorrenza fondante"
La città ha commemorato la giornata con il tradizionale programma che ha preso il via dal cimitero della frazione, per poi fare tappa di fronte alla targa della sala civica e in Comune, dove si è formato un corteo. I cittadini e le associazioni si sono poi diretti al monumento dei caduti, dove a prendere parola è stato il primo cittadino.
"Molti italiani scelsero la via del riscatto morale, prima ancora che politico. La libertà al posto dell'imposizione, la fraternità al posto dell'odio, la democrazia al posto della sopraffazione, la democrazia al posto della brutalità, la speranza al posto della paura. La Resistenza ha trovato la sua unità nella necessità di porre termine al dominio nazifascista per instaurare una convivenza nuova, fondata sul diritto e sulla pace".
E poi "Il 25 aprile per l'Italia è una ricorrenza fondante, la festa della pace, della libertà ritrovata e del ritorno nel novero delle nazioni democratiche, quella pace e quella libertà che trovando le radici nella resistenza di un popolo hanno prodotto la costituzione repubblicana in cui tutti possono riconoscersi e rappresenta garanzia di democrazia e giustizia. A differenza dei loro nemici, i patrioti della resistenza, fecero uso delle armi perché un giorno queste tacessero e il mondo fosse finalmente contrassegnato dalla pace, dalla libertà e dalla giustizia. Oggi, in un tempo di una grande preoccupazione segnato per l'Europa e i suoi confini da aggressioni, guerre e violenze, confidiamo costantemente e convintamente in quella speranza".
La mattinata si è poi conclusa con il corteo al cimitero del capoluogo, l'omaggio sulla tomba dei partigiani caduti e la messa a Santo Stefano.