la stele

Mariano non dimenticherà il Covid: inaugurata un'opera per le vittime e il personale sanitario

"Un momento emozionante", ha detto il sindaco Giovanni Alberti davanti a cittadini e istituzioni

Mariano non dimenticherà il Covid: inaugurata un'opera per le vittime e il personale sanitario
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Un'opera per le vittime e il sacrificio dei medici e del personale sanitario durante il periodo Covid. Mariano da ieri, domenica 17 marzo 2024, ha un motivo in più "Per non dimenticare", questo il titolo dell'opera realizzata e donata al Comune dall'artista cittadina, Anna Catalano. E' stata posta all'interno del parco Porta Spinola, a pochi passi dalla Rsa che ha combattuto a fianco dei più fragili. Ad accompagnare gli interventi c'è stata la musica dell'Antico e premiato corpo musicale città di Mariano.

Mariano non dimenticherà il Covid, Alberti: "Un territorio solidale"

"E' un momento emozionante - ha detto il primo cittadino, Giovanni Alberti, aprendo il suo discorso davanti alla cittadinanza - Abbiamo scelto il parco di Porta Spinola perché la casa di riposo è stata simbolo di resilienza. Nel periodo più acuto il personale si è chiuso all'interno della struttura per proteggere i nostri nonni e la città. Questo è il momento non solo di ricordare i defunti, ma anche la reazione del territorio. In quel periodo tutte le certezze che avevamo, sono scomparse nel nulla e ci siamo trovati isolati da tutti. In quei momenti per strada c'erano solo le Forze dell'ordine, le ambulanze, la Protezione civile e il parroco. Noi sindaci siamo stati l'ultimo baluardo a difesa delle città. Il territorio si è dimostrato solidale anche quando siamo riusciti ad aprire il Centro vaccinale, dove sono stati impegnati più di 100 volontari.

Tutto questo percorso ci ha permesso di essere qui, oggi. Facciamo in modo che questo non sia vano. La sofferenza, la difficoltà dei nostri giovani, forse la generazione che più ha sofferto per le chiusure, ci ha portato ad avere comportamenti di rabbia e mancanza di rispetto. Cerchiamo di ricordare che quello che serve alla nostra società oggi, domani e per sempre, sono quei sentimenti che ci hanno aiutato ad uscire, lo dobbiamo a noi, a tutti ma soprattutto a chi oggi non c'è più".

L'opera di Anna Catalano

Si tratta di una stele che raffigura un paziente affetto da Covid e un'infermiera. "E' un'opera di commemorazione e di ringraziamento al personale infermieristico e medico, è una grotta dell'anima che appartiene a un ciclo specifico dell'artista, di cui è l'apice. L'apice, di fatto, è la parola amore. Un testo di Virgilio, nell'Eneide, dice "olim ministre iuvabit", ovvero "un giorno sarà opportuno ricordare". L'artista ha ritenuto opportuno tramandare questa memoria, di cui soltanto l'amore ci rende parte", ha detto la critica d'arte, Giada Eva Elisa Tarantino.

L'assessore regionale Fermi: "Grazie alla forza lombarda"

Dopo la benedizione del prevosto, don Luigi Redaelli, a prendere parola è stato l'assessore regionale con delega a Università, ricerca e innovazione Alessandro Fermi.

"Siamo tornati alla vita che avevamo vissuto prima della pandemia, grazie alla collaborazione straordinaria che c'è stata in tutta Italia. La Lombardia è stato il primo territorio colpito in tutta Europa. Nessuno ha fatto un passo indietro, ciascuno ha fatto il suo. Siamo qui per dire grazie a questa grande forza lombarda che ha dato prova di coesione. Non dimentichiamo e ricordiamoci che chi era eroe prima, lo è anche ora".

Poi un pensiero per le vittime: "Chi ha perso la vita in quel periodo è morto da solo, senza una degna sepoltura e tutto ciò che può alleggerire il percorso di chi accompagna qualcuno verso l'aldilà".

Molteni: "Investiamo sulla sanità pubblica"

Presente anche il sottosegretario al Ministero dell'Interno Nicola Molteni.

"Dobbiamo ricordare per non dimenticare una delle pagine più tristi e buie della nostra storia. Ricordiamo chi ci ha consentito di resistere, ovvero medici e infermieri. Ricordiamoci di loro non solo durante l'emergenza, ma investiamo nella sanità pubblica e territoriale, oggi più che mai importante. Ringraziamo anche chi in quei momenti ha saputo resistere, penso ai sindaci, al mondo della solidarietà e alle Forze dell'ordine. Il Covid è stato un nemico invisibile, da cui serve uscire con rinnovati sentimenti di comunità e amicizia. L'Italia ha dimostrato di essere un grande paese che non china la testa e si rialza, un paese che sa superare le difficoltà".

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