Migranti lasciati in mare: a Como catena umana intorno al municipio

"Vogliamo manifestare ovunque, non in in unica città, per dimostrare che ovunque ci sono cittadini che dissentono da queste politiche".

Migranti lasciati in mare: a Como catena umana intorno al municipio
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Migranti lasciati in mare: a Como catena umana intorno al municipio. La manifestazione avrà luogo sabato 2 febbraio alle 14 in via Vittorio Emanuele.

Migranti lasciati in mare: a Como catena umana intorno al municipio

"La manifestazione del 2 febbraio nasce come reazione spontanea di un gruppo di cittadini impegnati nel sociale davanti al quotidiano sfoggio di barbarie e crudeltà. La nostra aspirazione è quella di far passare il concetto che siamo dei normali cittadini Che sono intenzionati a contrastare politiche di governo che vanno, in modo antistorico, Riportando nel  nostro paese Razzismo e xenofobia. Perché il 2 febbraio? Perché pochi giorni dopo il giorno della memoria, perché non vogliamo essere come quelli che in tempo di guerra hanno fatto finta di non vedere quello che stava accadendo. Se Vuoi partecipare,  Ti chiediamo di recarti sotto l’ufficio del comune della tua città, assieme agli amici che come te vogliono manifestare. Vogliamo manifestare ovunque, non in in unica città, per dimostrare che ovunque ci sono cittadini che dissentono da queste politiche di governo. Ti chiediamo di essere una cellula di un organismo che manifesta assieme. Essendo noi un gruppo di cittadini Non abbiamo la forza di istituzionalizzare o promuovere attraverso pubblicità la nostra iniziativa. Ci affidiamo al tamtam, speriamo nell’organizzazione autonoma di altri gruppi. Questa volta, a differenza di altre manifestazioni, sono benvenute le bandiere che sottolineino l’adesione di associazioni, partiti politici, istituzioni. E l’ora di metterci la faccia e contarci" fanno sapere gli organizzatori.

"Solidarietà e non nazionalismi"

"Sabato 2 febbraio dandosi appuntamento alle ore 14 davanti al Municipio di ogni Comune d’Italia abbiamo la possibilità di scegliere. La chiusura nelle protezione di una passività rassegnata e ribelle solo per finta o solo sulla tastiera. O l'apertura nell'affermazione dei diritti umani quando vengono calpestati dalla sordità interessata dei governi e degli stati. Tacere o dire che prima vengono le persone. Girare la testa dall'altra parte o guardarci in faccia. Chinare la testa o camminare eretti. Ponti non muri. Solidarietà e non nazionalismi. Ospedali e scuole, non armi. Dialogo e non invettive. Redistribuzione della ricchezza e del lavoro, non guerre tra poveri per avvantaggiare i soliti. Restiamo umani. Se non si lascerà dominare dall’amarezza e dal cinismo, la parte solidale, viva e unitaria dell’Italia che resiste, legge, si istruisce e si associa potrà prevalere. Ma non dovrà attendere che ciò accada per caso. Ciascuno, singolo o associato, dovrà prendere la parola e considerare preziosa l’umiltà del suo contributo di pensiero e di azione. Sabato possiamo cominciare o proseguire partecipando al presidio pacifico del Municipio nato dell’autoconvocazione di un movimento spontaneo di cittadini. Anche solo con una lettura, una musica, un intervento. O con la presenza silenziosa, e qualcosa di rosso addosso in segno di protesta".

Gli altri comuni Lombardi coinvolti

Darfo Boario Terme, Brescia, Broni, Lecco, Lodi, Malegno, Milano, Monza, Rodano, Pavia, Varese, Vimodrone, Bergamo.

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