La protesta

Milano-Meda a pagamento, c'è la protesta del PD fuori e dentro il Consiglio regionale

Alessandro Corbetta (Lega): "Sperimentiamo scontistiche per alleggerire il costo ai cittadini"

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Questa mattina, prima dell'inizio dei lavori consiliari a Palazzo Pirelli per il Consiglio Regionale, il Partito Democratico ha organizzato una manifestazione di protesta contro il pedaggiamento del tratto B2 di Pedemontana, che si sovrappone alla Milano-Meda. I dem hanno portato 6.100 firme per chiedere l'esenzione del pedaggio.

Le ragioni del PD: "Impatto trasportistico e costi già coperti"

Il consigliere regionale Luigi Ponti ha illustrato le motivazioni della protesta, evidenziando due aspetti critici:

"Le motivazioni di questa mozione sono diverse. Intanto oggi abbiamo portato le prime 6100 firme per chiedere l'esenzione del pedaggio per la Pedemontana sul tratto B2, quella che si sovrappone alla Milano-Meda appunto. Solo l'idea di mettere a pagamento la Milano-Meda ci dice che è un approccio sbagliato e lo è per due motivazioni.

Il primo è di natura trasportistica, la nuova tratta di Pedemontana si sovrappone semplicemente all'attuale infrastruttura, oggi percorsa da 60/80mila veicoli giorno. È un'infrastruttura gratuita dagli anni '70, viene migliorata, ma qualora ci fosse un pedaggio abbiamo già previsto un 20% degli utenti che sceglierebbero vie alternative. Il fatto è che questa alternativa non c'è perché la viabilità intercomunale è già complessa e avremmo anche problematiche dal punto di vista ambientale.

Ma c'è una seconda e importantissima ragione, Pedemontana ha già beneficiato di una quantità di denaro pubblico importantissima, che copre una parte rilevantissima dell'infrastruttura. Ora, la sola idea che i cittadini paghino un'infrastruttura e poi la paghino nuovamente ogni volta che la utilizzano ci dice che c'è qualcosa che non va".

La risposta della Lega: scontistiche in fase di valutazione

Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in Consiglio regionale, ha riconosciuto la criticità della situazione.

"Il Partito Democratico sa da una vita che con l'arrivo di Pedemontana il tratto della B2 si sovrappone con la Milano-Meda e purtroppo dal piano economico-finanziario quel tratto diventa a pagamento. Stiamo lavorando per prevedere delle scontistiche: nelle ultime settimane Regione Lombardia ha messo in atto scontistiche al 50% sulle tangenziali di Varese e Como, attendiamo di vedere come va questa sperimentazione, anche perché sono ora in corso le cantierizzazioni, e una volta finite queste sperimentazioni possiamo pensare a una scontistica forte e pesante sui frequentatori abituali e sui residenti dei comuni limitrofi alla tratta.

Lo sappiamo che è un problema perché si va a innestare un'autostrada su uno dei territori più urbanizzati d'Italia e su una strada attualmente provinciale e utilizzata da tanti cittadini per andare da e verso Milano, ma siamo impegnati per trovare una soluzione per limitare il più possibile l'impatto ai cittadini".

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