Como

Mobilità in città, lettera aperta dal coordinatore di Uil Lario

“L’alternativa alla programmazione è iniziare a spostarsi a nuoto”.

Mobilità in città, lettera aperta dal coordinatore di Uil Lario
Pubblicato:

Il coordinatore di Uil Lario Dario Esposito affronta la tematica della mobilità e viabilità nella città di Como.

Mobilità in città

Si legge dalla lettera: "Tra opere incompiute, cantieri eterni, progetti che rimbalzano sui giornali da decennio a decennio vien quasi difficile pensare che si stia parlando di un territorio storico nel comparto tessile, eccellenza nell’artigianato, di primo livello per ricadute occupazionali nella sanità e nell’edilizia. Eppure Como, che nel corso degli anni è diventata meta turistica internazionale, sta affogando in problemi di cortile che, in un mercato globalizzato in cui ogni limite diventa vantaggio competitivo altrui, altre città europee non hanno. La provincia è ormai ostaggio di una viabilità al collasso. Una viabilità che solletica la tentazione di sposarsi a nuoto nel medio-alto Lario e di iniziare pellegrinaggi a piedi nella tratta che conduce a Lecco da una parte e Varese dall’altra”.

Dalla provincia si fugge

"Tutto questo mentre i gridi di allarme ormai, per numero, si sono accatastati gli uni sugli altri: è il caso dei bollettini Excelsior-Unioncamere che raccontano come nel mese di gennaio le imprese abbiano avuto difficoltà in 55 casi su 100 nel reperire la manodopera ricercata, è il caso dello studio del professore emerito Blangiardo che, l’estate scorsa, ha evidenziato come il Lario perderà presto migliaia di residenti in età lavorativa, è il caso degli studi della Camera di Commercio che evidenziano un saldo negativo fra pendolari in uscita ed in entrata. A dispetto di facili proclami il trend è questo. Dalla provincia si fugge. Negarlo non vuol dire invertire la rotta. Al territorio il compito di farsi carico delle ambizioni di un’area che può legittimamente aspirare ad essere attrattiva per le famiglie, le maestranze, le imprese”.

Economie e società giocano insieme

"Già perché economia e società, due parole che a volte nelle stessa frase stridono, in questa gara giocano assieme: ciò che ostacola i lavoratori, nel viaggiare e nel risiedere, diventa talvolta per le imprese un limite nel trovare collaboratori altre si trasforma in lungaggini negli spostamenti delle materie prime o nel core business stesso così come per il comparto turistico che non è certo avvantaggiato da quanto sta accadendo. Ed è qui, in un territorio che elegge politici a livello regionale così come nazionale, è necessario che il Lario sappia far sistema. Nel conto non c’è un interesse di parte ma vive lo stesso futuro della provincia: periferia lombarda o area d’eccellenza. Ed è qui, in un territorio che elegge politici a livello regionale così come nazionale, è necessario che il Lario sappia far sistema. Nel conto non c’è un interesse di parte, ma vive lo stesso futuro della provincia: periferia lombarda o area d’eccellenza".

Mobilità, ostacoli sorti nel tempo

Per la mobilità sono sorti ostacoli nel tempo, dunque: "E allora non può essere una chimera la possibilità di spostarsi celermente da Varese a Lecco superando gli ostacoli, sorti nel corso del tempo, che hanno portato a parlare di lotti realizzati, da realizzare, da rimuginare. E’ storia la realizzazione del primo lotto della tangenziale di Como così come le sorti del secondo, la governance della questione nei suoi aspetti non solo economici ma anche della provenienza dei fondi avrà un impatto sulla futura gratuità, e tale mi auguro sia, della percorrenza del tratto stradale. Così come il Medio Lario, passato in questi anni agli oneri delle cronache non solo per i molti di lingua inglese o tedesca che lo affollano durante l’anno ma anche per lo smantellamento di alcuni reparti ospedalieri, non può fermarsi di fronte un problema economico. La scoperta di idrocarburi ed arsenico hanno fatto lievitare i costi delle operazioni. C’è da chiedersi quindi: quanto vale per chi può disporre di quei soldi l’economia che gravita attorno al Medio-Lario? Il territorio merita di pensare in grande coerentemente con le ambizioni che queste criticità non hanno ancora spento e per farlo, però, è necessario saper far sistema ad iniziare, magari, dai prossimi tavoli della Competitività. L’alternativa? Iniziare a viaggiare a nuoto o imparare a farlo”.

Commenti
Lascia il tuo pensiero

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Seguici sui nostri canali