Monte San Primo: approvato il progetto preliminare
Il compendio è situato nel Comune di Bellagio ma i terreni oggetto degli interventi sono in gran parte di proprietà della Comunità Montana del Triangolo Lariano.
Il Comune di Bellagio e la Comunità Montana del Triangolo Lariano hanno approvato il progetto preliminare di riqualificazione e tutela ambientale del Monte San Primo.
L'opera, che ha un costo complessivo di ben 5 milioni e 310 mila euro, è stata finanziata oltre che dalla Comunità Montana anche da Regione Lombardia e Ministero dell’Interno.
Nonostante le proteste del Coordinamento
Come è noto, il compendio è situato nel Comune di Bellagio ma i terreni oggetto degli interventi (eccetto la ex Colonia Bonomelli e la chiesa dei SS. Giacomo e Filippo, circondate da circa 70 mila metri, di proprietà comunale) sono in gran parte di proprietà della Comunità Montana. Il progetto è volto alla salvaguardia e alla riqualificazione ambientale del San Primo. I finanziamenti, per oltre 5 milioni di euro, sono stati ottenuti, sia a livello nazionale che regionale, grazie al voto favorevole di tutti i partiti politici: Lega, 5 stelle, PD, Forza Italia, Liberi e uguali, Fratelli d’Italia.
"Contro questo progetto è stata purtroppo scatenata una ignobile campagna di disinformazione violenta ed offensiva, promossa da un Comitato che ha volutamente scelto un nome ingannevole, “salviamo il San Primo”, pur sapendo che il San Primo non ha mai corso, non corre e non correrà alcun pericolo - hanno commentato il sindaco Angelo Barindelli e il presidente della Comunità Montana Danilo Bianchi - Con questo nome ingannevole sono state raccolte firme raggirando cittadini ignari, sui social sono stati anche pubblicati molti interventi deliranti e diffamatori contro gli amministratori locali, accusati di essere ignoranti, ladri, autori di ogni possibile nefandezza, evocando perfino la mafia, senza che i promotori del comitato abbiano mai speso una parola per fermare questa scellerata e incredibile campagna di odio".
Il Coordinamento, formato da 35 associazioni, ha infatti criticato l'opera organizzando anche diverse iniziative al fine di sensibilizzare la popolazione. Secondo il gruppo, il progetto sarebbe tutto fuorché ecologico.
"In realtà, Comune e Comunità Montana non hanno mai avuto alcuna intenzione di “cementificare” o di realizzare nuovi impianti, e tanto meno di favorire speculazioni di qualsiasi tipo - aggiungono Barindelli e Bianchi - Il progetto preliminare approvato rende finalmente giustizia alla verità. In esso non è infatti previsto neanche un centimetro cubo in più dell’esistente. Vi sono invece una serie di interventi volti, questi sì, a salvare il San Primo, dall’attuale situazione di abbandono e di incuria, dal pericolo degli incendi e dal parcheggio selvaggio. Saranno anche rimossi tralicci e piloni delle piste Terrabiotta, Forcella e Baby, si sistemeranno i sentieri e si puliranno i boschi, si potenzieranno l’acquedotto e le linee elettriche, che saranno interrate".
Gli interventi previsti sul San Primo
I maggiori interventi previsti sono i seguenti:
- 2 milioni per la messa in sicurezza strutturale, rifacimento tetto e serramenti della ex Colonia Bonomelli, edificio monumentale vincolato di straordinaria bellezza, recentemente acquisito dal Comune insieme alla Chiesa di San Giacomo e San Filippo, che in futuro sarà adibito ad ospitalità sociale (Centri estivi, Oratori, Gruppi disabili, piccole conferenze, ostello per la gioventù). Per il trattamento dei reflui si seguirà l’esempio di Legambiente al rifugio Prim’alpe di Canzo
- 1 milione circa la riqualificazione dell’Alpe del Borgo, fondamentale per mantenere le mucche al pascolo; riqualificazione di sentieri e adiacenze, con il superamento dell’attuale parcheggio selvaggio, la formazione di parcheggi alberati e con pavimentazioni drenanti, a scarso impatto ambientale e la realizzazione di nuovi servizi igienici.
- 1 milione circa per la realizzazione di un piccolo invaso sfruttando una conca naturale ai piedi del Pianone, con diversi scopi: riserva idrica in caso di siccità, come capitato nel 2022 e come è possibile succeda ancora, in conseguenza dell’attuale evoluzione climatica, disponibilità di acqua per il cestello dell’elicottero anti incendio, che migliorerebbe di molto la propria efficacia senza dover scendere a lago per ogni rifornimento, abbeveramento fauna selvatica
- La dismissione di oltre il 90% di piste e impianti esistenti con la sola conservazione della pista Baby (soli 300 metri) sita in un canalone sempre in ombra dove con un piccolo impianto di innevamento artificiale sarà possibile garantire la possibilità di sciare nei prossimi decenni. Anche sulla Baby saranno eliminati tralicci e funi, che saranno sostituiti da un tapis roulant diviso in tre settori, collocato più centralmente rispetto al vecchio skylift, per evitare l’interferenza tra gli sciatori e gli appassionati di slittino/bob. Anche in questo caso l’investimento sarà di circa 1 milione.
"Più amanti della montagna e rispettosi della natura"
Considerato il periodo in cui ammortizzare l’intervento, il costo annuo dell’investimento è stimabile in circa 50 mila euro, "assimilabile a quello che spendono tanti comuni per la pista del ghiaccio nel periodo natalizio, sicuramente più basso di quello che si spende per riscaldare artificialmente una piscina o per realizzare e scaldare un palazzetto dello sport - proseguono i due amministratori - A differenza di una piscina o di un palazzetto, che cementificano per sempre il suolo, il tapis roulant è semplicemente appoggiato e se in futuro non dovesse essere più necessario basterà caricarlo su qualche camioncino e il San Primo non avrà avuto alcun danno".
E concludono: "La finalità connessa al mantenimento di una pratica sportiva sana ed ecologica come lo sci va ricercata nella funzione dello sport quale principale forma di prevenzione del disagio giovanile. Lo sport educa infatti al rispetto delle regole e degli avversari, alla competizione sana e leale, alla cura dell’alimentazione e della propria integrità, richiede sacrificio e disciplina, rende i ragazzi più forti, più belli e anche, come sanno tutti quelli che hanno sciato al San Primo, più amanti della montagna e rispettosi della natura".