L'idea

Nasce il progetto "Anima e Cuore": un ristorante inclusivo in pieno centro a Como

"Tutte le persone che lavoreranno nella attività, in primis i soggetti fragili, saranno soci stipendiati ed eventuali utili a chiusura bilanci saranno reinvestiti o utilizzati per donazioni ad altre associazioni"

Nasce il progetto "Anima e Cuore": un ristorante inclusivo in pieno centro a Como
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"In questo momento storico i giovani disabili non hanno opportunità lavorative se non in limitati casi, nonostante alcuni presentino delle differenti abilità che permetterebbe loro un inserimento in vari ambiti".

Da quest'analisi di Guido Grilli nasce un'idea a dir poco elogiabile, ovvero l'idea di di aprire una attività che possa consentire ad alcuni di quei giovani disabili di esprimersi lavorando e guadagnando per tale operato. Nasce così il progetto "Anima e Cuore".

Nasce il progetto "Anima e Cuore": un ristorante inclusivo in pieno centro a Como

"Dopo una approfondita analisi - racconta Grilli, ideatore del progetto - abbiamo individuato nella ristorazione l’ambito più idoneo, dove i risvolti lavorativi sono molteplici e la socialità caratteristica primaria, fattore importante per individui che soffrono purtroppo di abituale discriminazione. La ricerca ci ha portato a individuare un ristorante in centro a Como perfetto, per dimensioni e costi, per tale attività, opportunità molto rara".

Il ristorante, che prima si chiamava "Com'è", si trova in via Lambertenghi e dovrebbe aprire sotto la nuova gestione per metà settembre con un nuovo nome, "Da Noi". Non prima di aver raccolto tutti i fondi necessari per il lancio dell'attività. La cooperativa, nonostante si inserirà nel mondo del mercato della ristorazione, non è a scopo di lucro, bensì ha come unico obiettivo quello di far lavorare i ragazzi.

"Tutte le persone che lavoreranno nella attività, in primis i soggetti fragili, saranno soci stipendiati ed eventuali utili a chiusura bilanci saranno reinvestiti o utilizzati per donazioni ad altre associazioni", ha continuato Grilli.

Infatti lo staff del ristorante sarà composto da 3 persone normodotate e 2 persone disabili, divise in questo modo: 2 normodotate e 1 ragazzo disabile si occuperanno della cucina, mentre 1 ragazzo normodotato e uno disabile si occuperanno della sala. Però più dipendenti ci saranno meglio è, come spiegato dallo stesso Grilli, perché non si lascerà indietro nessuno e si applicheranno le rotazioni dei turni in modo tale da coinvolgere più persone possibili.

Il crowdfunding

L'investimento globale è preventivato in 56mila euro che comprende i costi di avviamento, cauzioni, primi mesi di affitto, acquisto materie prime e una riserva per i primi mesi di attività, cifra che il direttivo del progetto sta cercando di raccogliere tramite donazioni o partecipazioni in quote nella cooperativa. Per chiunque volesse prendere parte al progetto è utile sapere che le donazioni sono fiscalmente deducibili o detraibili.

"Ringraziamo fin d’ora chi vorrà partecipare, nel limite delle proprie possibilità, a questa raccolta fondi e quindi all’avvio dell’attività, con la speranza di una diffusa ed entusiasta partecipazione. Al momento diverse aziende, soprattutto del tessile, hanno già aderito e ci stanno dando una mano, ma ci serve ancora tanto aiuto prima di arrivare alla cifra che ci siamo prefissati".

Chiunque avesse intenzione di dare il proprio contributo alla causa può fare una donazione accedendo a questo link.

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