Il progetto

Niente campi da padel in via Arconi: ritirato il progetto

Era stato presentato dall'associazione sportiva La Fenice.

Niente campi da padel in via Arconi: ritirato il progetto
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Niente campi da padel in via Arconi a Cantù. Il progetto presentato dall’associazione sportiva dilettantistica La Fenice, che fa capo al noto pediatra Antonio Brienza, è stato ritirato dagli stessi proponenti nei giorni scorsi, dopo che nell’iter burocratico per la dichiarazione della pubblica utilità aveva già ottenuto il via libera della commissione Patrimonio e si accingeva a essere discusso in Consiglio comunale. Passaggio quest’ultimo che non è avvenuto proprio perché il progetto è stato ritirato prima.

Il progetto

Nell’intenzione dell’associazione vi era quello di creare un centro sportivo polifunzionale in via Arconi, dove oggi sorge lo storico campo di calcio gestito sin dagli anni Settanta dalla Polisportiva San Marco. Il progetto prevedeva una struttura dove praticare attività ricreative definite sport della mente, sport ad elevato impegno fisico e attività ludico-motorie di svago adatte a ogni età, anche per senior e anziani.

Nel progetto si faceva dunque riferimento alla creazione di due campi da padel, ma anche di tennis da tavolo, arti marziali, sport per la mente come bridge, burraco e scacchi, oltreché ginnastica per anziani, yoga, kubb e la creazione di un parco giochi per bambini.

Marcia indietro

"Purtroppo siamo stati costretti a ritirare il progetto - ha puntualizzato Brienza - L’avevamo maturato già tre anni fa, ma a oggi la situazione sul territorio è molto cambiata perché sono sorte tante strutture con i campi da padel, nelle quale sono stati investiti capitali ben superiori a quelli che potremmo mettere in campo io e i miei figli, che sono di fatto i nostri risparmi. Tutto questo avrebbe avuto anche un riflesso sulla parte dedicata al sociale, connaturata al nostro progetto".

I proponenti avevano infatti l’idea di un centro sportivo inclusivo come punto di aggregazione e svago per persone di diverse fasce di età, con lo scopo di migliorare la qualità di vita dei cittadini canturini promuovendo attività in grado di migliorare il benessere fisico e mentale: da qui la collaborazione con la Briantea84, costi differenti per le varie attività e la gratuità di alcune di esse, accogliendo altre iniziative di società del territorio che svolgano attività compatibili con le strutture del centro.

"Di fatto la sostenibilità del progetto risulta essere particolarmente difficile o addirittura fattibile ma a discapito della componente sociale, che invece a nostro avviso non può venire meno. Ecco il perché della scelta di ritirarlo".

La realizzazione di questi campi nel centro sportivo di via Arconi aveva fatto storcere il naso alla Polisportiva San Marco, perché il progetto l’avrebbe di fatto privata della sua struttura di riferimento. Le rassicurazioni de La Fenice circa la possibilità di un proficuo dialogo con la San Marco avevano almeno parzialmente diradato le nuvole grige. Il ritiro del progetto ora chiude definitivamente la questione.

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