La presa di posizione

"No pedaggio sulla Milano-Meda": il Pd lancia una raccolta firme

La Presidente dei Deputati del Partito democratico, Chiara Braga attacca il Ministro Salvini: "Pensi ai comaschi, non al Ponte sullo Stretto"

"No pedaggio sulla Milano-Meda": il Pd lancia una raccolta firme
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La Milano-Meda rischia di diventare a pagamento in un tratto di strada lungo 12 chilometri. "Regione vede i cittadini come bancomat per far stare in piedi le opere che crea", ha tuonato il consigliere regionale Pd, Angelo Orsenigo in una conferenza stampa, andata in scena nella mattinata di oggi, sabato 23 novembre 2024, a Cantù dove è stata lanciata una raccolta firme per dire no al pedaggio.

Orsenigo: "Regione scarica i conti in rosso di Pedemontana sui cittadini"

Nei prossimi anni, al termine dei lavori, il tratto tra Lentate sul Seveso e Bovisio Masciago della Milano-Meda sarà un prolungamento della Pedemontana. A introdurre il tema è stata Carla Gaiani, segretaria provinciale del Pd. "Vogliamo lanciare una campagna netta per dimostrare la nostra contrarietà a questo salasso. I cittadini hanno già pagato una volta questa strada, ora resti gratuita". Il consigliere regionale Orsenigo ha analizzato: "Pedemontana Lombarda costa 3,5 miliardi di euro; ha perdite per 106 milioni e un debito di circa 390 milioni. Regione Lombardia non può scaricare i conti in rosso che Autostrada Pedemontana non riesce a ripianare facendo pagare il pedaggio alle migliaia di pendolari e cittadini che oggi utilizzano gratuitamente la Milano-Meda. Il territorio, i pendolari e i cittadini non possono essere continuamente spremuti come limoni". Il consigliere provinciale, Maurizio Capitani ha sottolineato: "Dobbiamo far tornare Regione sui suoi passi, occorre che questa campagna sia sostenuta con convinzione facendo fronte unitario".

Braga: "Salvini si occupi della Lombardia e non del Ponte sullo Stretto"

"Con l’introduzione del pedaggio sulla Milano-Meda – ha commentato la Presidente dei Deputati del Partito democratico, Chiara Braga - i cittadini verranno privati di un’arteria fondamentale e finora gratuita per raggiungere Milano e i Comuni limitrofi. Secondo alcune stime fatte il pedaggio potrebbe variare dai 4 ai 6 euro al giorno per complessivi 80-120 euro mensili a totale carico degli utenti. Questo oltre a incidere negativamente sul portafoglio dei cittadini produrrà l’espulsione di una larga parte del traffico pendolare presente sulla Milano-Meda che inevitabilmente andrà a riversarsi sulle altre reti viarie comunali e intercomunali del territorio, con ricadute estremamente pesanti in termini di ulteriore traffico, impatto ambientale e di tempo perso per pendolari e imprese. Una situazione inaccettabile".

Poi l'affondo sul Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. "Sarebbe utile si occupasse della Lombardia, mentre mi sembra pensi solo al Ponte sullo Stretto di Messina, un'opera con mille problemi che non si realizzerà mai. Nel Comasco viene solo a fare le passerelle, ma serve che eserciti il suo ruolo fino in fondo".

C'è tempo fino al 20 dicembre per firmare la petizione

"Diciamo “No” a questo nuovo balzello per i cittadini lombardi e per questo invitiamo tutti a sottoscrivere la petizione contro il pedaggio che Pedemontana vuole introdurre nel tratto tra Lentate sul Seveso e Bovisio Masciago” sostengono Braga, Gaiani e Orsenigo. Il consigliere regionale poi sottolinea: “Attualmente è totalmente mancato un focus di confronto per la provincia di Como e per i suoi territori interessati. Soltanto perché ho presentato precisa richiesta all’assessore Terzi, è stato convocato un incontro lunedì 9 dicembre, ma non è ancora chiaro quali rappresentanti del territorio potranno intervenire. Inoltre, ricordo che attualmente nessuna opera compensativa è stata messa sul tavolo e non è stato predisposto lo studio del piano del traffico per capire quali saranno le ricadute negative sui territori comaschi limitrofi alla Milano-Meda”. “Per contro, pare che Regione Lombardia non si faccia nessuna remora ad individuare il territorio di Cermenate come luogo di cantiere e deposito. Così non va affatto bene e invito tutte le forze politiche, e in particolare i sindaci, a unirsi in questa battaglia di buon senso” conclude Orsenigo. Ci sarà tempo fino al 20 dicembre per sottoscrivere questa petizione da presentare ai vertici di Regione Lombardia e Pedemontana che si trova CLICCANDO QUI. Nel frattempo è stata attivata una campagna mediatica con adesivi da apporre alle automobili e ad altri mezzi per dimostrare il sostegno alla mobilitazione.

Alla conferenza erano presenti anche i consiglieri comunali del Pd di Mariano Comense, Cantù e la sindaca di Cabiate, Maria Pia Tagliabue.

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