Noto trapper torna in carcere, De Corato shock: "Troppe famiglie arabe non integrate"
Dopo l'arresto di Simba La Rue
Parole shock quelle dell'onorevole di Fratelli d’Italia, ex vice sindaco delle Giunte di Centrodestra milanese e membro della Commissione Sicurezza delle Periferie in Italia, Riccardo De Corato sull’arresto del rapper Simba La Rue per aver violato i domiciliari.
La dichiarazione
«Ha fatto benissimo la Corte d’appello di Milano a spedire in galera Simba la Rue e a revocargli i domiciliari. Stiamo parlando, e i fatti lo dimostrano spesso che la gran parte di questi rapper, di ragazzi particolari, di seconda generazione, non di buone famiglie e che sono cresciuti in Italia da famiglie arabe, che evidentemente non hanno mai voluto integrarsi. Tali soggetti non sanno cosa siano le regole del vivere civile, per loro valgono solamente le ‘regole della strada’: risse, accoltellamenti, sparatorie, spaccio, furti e persino sequestri, il tutto sempre per le vie della nostra città! Recentemente avevo manifestato tutte le mie perplessità sui domiciliari dati al trapper, che sono misure cautelari non sufficienti per questi ragazzi, tanto è vero che li aveva già violati qualche anno fa».