Formazione

Open Campus, all’Università di Bergamo studenti protagonisti

Le iniziative messe in campo per rendere l’ateneo un luogo diffuso dove “imparare, crescere, vivere”, con al centro i giovani e la relazione col territorio

Open Campus, all’Università di Bergamo studenti protagonisti
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Nella scelta dell’università contano certamente il livello della formazione e la preparazione all’ingresso nel mondo del lavoro. Ma l’università non è solo un luogo dove studiare, è un percorso di anni dove si cresce e si fanno amicizie. Partendo da questa considerazione l’Università degli Studi di Bergamo ha creato il concetto di Open Campus, dove viene messo al centro il benessere delle persone, delle studentesse e degli studenti in primis.

Open Campus, all’Università di Bergamo studenti protagonisti

"Il nostro rettore, il professor Sergio Cavalieri, presentando il suo programma elettorale ha posto al primo punto gli studenti, creare appunto un Open Campus - spiega il professor Gabriele Cocco, delegato del rettore al rapporto con studentesse e studenti - Non abbiamo un’unica sede universitaria ma tre campus per i vari corsi e laboratori. Con Open Campus abbiamo voluto affiancare all’attività didattica delle altre realtà, un luogo dove sentirsi a casa e vivere il piacere dello stare insieme. I primi frutti sono arrivati con l’attivazione di progetti emersi da un tavolo di lavoro a cui partecipano diverse figure dell’ateneo: docenti, personale tecnico e amministrativo e ovviamente gli studenti, perché sono loro i primi destinatari di questo luogo".

Quindi, concretamente cosa è stato fatto?

"Siamo partiti proprio dalle esigenze espresse dagli studenti. Così è stato attivato un servizio di counseling psicologico, totalmente gratuito, rivolto a tutti gli studenti e le studentesse universitarie che, durante il percorso universitario, sperimentino situazioni di disagio personale o relazionale. Poi è nata UniBg OnAir, la web radio di ateneo, che ha anche vinto un prestigioso premio, lo Smartphone d’Oro. Ed è stata posta attenzione alla dimensione sportiva, in collaborazione con il Cus, poiché lo sport è benessere ma anche socialità: attività sportive e tornei, oltre che iniziative che coinvolgono tutta la comunità accademica, come la UniRun UniBg, la corsa che arriva a contare oltre mille partecipanti. Ma ci sono anche molte altre iniziative, come il cineforum Cinema Docet e momenti dedicati agli studenti stranieri. Un altro bel progetto è il grande orto urbano che vogliamo realizzare nel campus di Città Alta. Infine, non mancano eventi annuali come la Festa delle matricole o la Festa di fine anno accademico, importanti momenti di aggregazione e incontro".

Gli studenti non sono solo utenti ma protagonisti?

"E’ stata creata appositamente la figura del delegato del rettore, per un lavoro in stretta collaborazione con la Consulta degli studenti, un organo di ampia rappresentanza, per un costante ascolto e scambio. Il nostro motto è 'Impara, cresci, vivi', perché l’università sia un luogo dove imparare, crescere e vivere, un luogo fisico aperto, che favorisca l’incontro tra gli studenti. Aperto perché non un luogo chiuso negli spazi dell’ateneo ma in rapporto osmotico con il territorio e i suoi abitanti, un rapporto che porta benefici a tutti".

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