Il punto sui lavori

Ospedale di Cantù: dal lunedì si predispone il cantiere per il primo lotto del Pronto soccorso

Il secondo lotto partirà a conclusione del primo lotto, la prossima primavera.

Ospedale di Cantù: dal lunedì si predispone il cantiere per il primo lotto del Pronto soccorso
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Nella giornata di lunedì 24 ottobre si inizierà a predisporre l’area di cantiere relativa al primo lotto di interventi di riqualificazione che interesseranno il Pronto Soccorso dell’ospedale di Cantù. I lavori veri e propri prenderanno poi il via nel corso delle seguenti settimane. “Stiamo mettendo a frutto la lezione della pandemia - sottolinea il direttore generale di Asst Lariana, Fabio Banfi - Ogni spazio ricavato in più per l’attività dell’emergenza-urgenza è prezioso”.

Ospedale di Cantù: dal lunedì si predispone il cantiere per il primo lotto del Pronto soccorso

Il Pronto Soccorso del presidio di via Domea sarà interessato da due cantieri, il primo finanziato attraverso i fondi stanziati dalla struttura commissariale governativa per l’Emergenza Coronavirus con 333.060mila euro e il secondo lotto finanziato con fondi di Asst Lariana e una quota di fondi derivanti dalle donazioni con 850mila euro. Il secondo lotto partirà a conclusione del primo lotto, la prossima primavera.

Il progetto complessivo prevede la riqualificazione funzionale del Ps con la realizzazione di due percorsi differenziati tra pazienti Covid-19 e no Covid-19 e di conseguenza con la riorganizzazione di accessi, aree di attesa, triage e aree operative. L’intervento prevede, inoltre, la ri-funzionalizzazione e revisione completa degli impianti a servizio delle attività (ricambi d’aria e impianto aeraulico).

L’intervento che partirà nei prossimi giorni interessa una superficie di circa 110 metri quadri e prevede la trasformazione dell’attuale area di segreteria, studio del primario e spazi attigui in una nuova area per il triage e l’attesa di pazienti infettivi, con una sala osservazione, una sala visita e servizi igienici. L’obiettivo è contenere il rischio di contagio assicurando allo stesso tempo spazi di lavoro idonei al personale. I lavori consisteranno nella demolizione e ricostruzione dei divisori interni, mantenendo l’impianto originario, caratterizzato da ambienti distribuiti simmetricamente rispetto al corridoio centrale. Il perimetro di quest’ultimo sarà modificato per consentire l’inserimento di due nuove porte interne. La nuova sala d’attesa che sarà realizzata sarà direttamente collegata alla camera calda per consentire l’ingresso di eventuali pazienti trasportati su barelle. Verrà inoltre realizzata un’unica area di osservazione breve intensiva (Obi), dotata di tre posti letto che sarà collegata alla shock room attraverso una porta scorrevole. Saranno, inoltre, sostituiti tutti i rivestimenti, pavimenti e controsoffitti esistenti. La durata prevista del cantiere è stata ipotizzata in almeno 90 giorni lavorativi.

“Si tratta di un intervento atteso che verrà ora avviato - spiega il direttore medico di presidio, la dottoressa Elena Amina Scola - La riqualificazione degli spazi consentirà una miglior gestione dei pazienti anche dal punto di vista del personale”.

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