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Ospedale di Erba in crisi: il territorio vuole vigilare sulla vendita

Il Comune incontra i vertici del Fatebenefratelli: la cessione è una possibilità per far fronte ai problemi, ma non l’unica

Ospedale di Erba in crisi: il territorio vuole vigilare sulla vendita
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I politici e gli amministratori del territorio chiedono garanzie ai vertici dell’ospedale di Erba in merito all’ipotesi di vendita.

Ospedale di Erba in crisi: il territorio vuole vigilare sulla vendita

Non è roseo il quadro economico emerso durante il vertice di giovedì pomeriggio al Comune di Erba, tra il sindaco Mauro Caprani, il presidente del Consiglio comunale Claudio Ghislanzoni, il parlamentare erbese Eugenio Zoffili e il direttore generale della Provincia Lombardo-Veneta dei Fatebenefratelli e presidente dell’associazione religiosa degli istituti sociosanitari Nicola Spada, il direttore sanitario aziendale Matteo Soccio e il direttore di struttura dell’ospedale «Sacra Famiglia» di Erba, Damiano Rivolta. La non facile situazione finanziaria ha fatto pensare alla vendita come una delle possibili alternative.

"L’incontro, organizzato alla luce delle recenti indiscrezioni riguardanti la possibile cessione della struttura ospedaliera Fatebenefratelli di Erba, ha consentito un approfondito confronto sulla situazione del nosocomio erbese - si legge nel comunicato diffuso ieri, venerdì 4 agosto - L’Ordine di San Giovanni di Dio, come altre strutture sanitarie e socio assistenziali no profit, ha evidenziato di stare scontando le conseguenze della emergenza pandemica, nel corso della quale per due anni ha visto dimezzare le prestazioni sanitarie e quindi i rimborsi regionali. A ciò si è accompagnato il rilevante aumento dei costi di energia e combustibili, oltre che del personale, e un deciso decremento degli introiti. Questo quadro economico ha condotto i vertici della Regione Lombardo Veneta a valutare iniziative correttive dirette al reperimento delle risorse finanziarie necessarie a compensare lo squilibrio economico prodottosi. Ciò potrebbe effettivamente, ma non necessariamente, concretizzarsi nella cessione dell’ospedale erbese ad altri gruppi ospedalieri. Di fronte alla apprensione e alla necessità di chiarezza manifestata dagli amministratori erbesi i vertici del Fatebenefratelli hanno escluso, a oggi, che siano state trovate intese con soggetti terzi per la cessione dell’ospedale di Erba oppure, in alternativa, di altri beni o strutture di proprietà del gruppo sanitario in grado di scongiurare la vendita di quella erbese. Hanno altresì escluso che tali iniziative possano esser prese nell’immediato, necessitando valutazioni e passaggi autorizzativi complessi, e rassicurando, in qualsiasi eventualità, in ordine al mantenimento del presidio ospedaliero e segnatamente dei servizi di pronto soccorso. L’incontro si è concluso con l’impegno a una assidua interlocuzione tra la Amministrazione erbese ed i vertici aziendali del Fatebenefratelli al fine di monitorare l’evoluzione della situazione".

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