Parco di via Spluga intitolato a suor Rita Borghi, Galbiati: "Volevamo tramandare la memoria di questa grande donna"
“Quella di oggi non è una semplice intitolazione, è testimonianza di ciò che vogliamo resti anche nel futuro, di ciò che suor Rita Borghi ha realizzato per Cantù e per Asmara"
Oggi, mercoledì 18 ottobre 2023, il Comune di Cantù ha intitolato il parco comunale di via Spluga a suor Rita Borghi (1934 - 2009), storica canturina che per 50 anni è stata missionaria ad Asmara, in Eritrea.
Il commento del sindaco Galbiati
“Oggi concludiamo un percorso iniziato 10 anni fa, intitoliamo questo Parco a Suor Rita Borghi, una Sorella che ha fatto tanto per la nostra comunità, ma non solo. La scelta del luogo non è casuale, rispecchia infatti la personalità di una donna che si è spesa per il prossimo senza mai mettere il suo incredibile operato in risalto, ma agendo sempre con modestia, lasciando spazio all’altro, ai più deboli, ai più fragili”, ha detto il sindaco Alice Galbiati.
Un percorso iniziato con il "Concorso Artistico Letterario Suor Rita Borghi" nell’A.S. 2013 - 2014 e durato sino all’A.S. 2019 - 2020, frutto della co-progettazione tra Comune di Cantù, ASPEm e Spazio Libri La Cornice e dedicato ai bambini e ragazzi delle scuole della Città di Cantù, che ha sempre visto una grande partecipazione, arrivando anche a 850 alunni.
“Quella di oggi non è una semplice intitolazione, è testimonianza di ciò che vogliamo resti anche nel futuro, di ciò che suor Rita Borghi ha realizzato per Cantù e per Asmara. Come Amministrazione, abbiamo scelto di raccogliere questa eredità e di tramandare la memoria di questa grande donna e delle sue gesta, del suo amore per il prossimo e della sua incredibile umanità alle generazioni future”, ha continuato Galbiati.
Gli interventi
Diversi ringraziamenti anche per gli assessori comunali, i consiglieri e le precedenti Amministrazioni, quest'ultime rappresentate dall’ex sindaco Claudio Bizzozero, che ha dichiarato:
“Davanti a persone così significative, le Amministrazioni comunali non possono che portare avanti il lavoro l’uno dell’altra, in una comune collaborazione e volontà”.
Sentiti ringraziamenti anche a don Lino, memoria storica della Città di Cantù, a don Maurizio Pessina e alle consorelle comboniane, in particolare suor Elisa Kidane, che con suor Rita Borghi è cresciuta e si è formata e che ne ha dipinto un ritratto commosso:
“Chiunque l’abbia conosciuta ha avuto il privilegio di abitare il cuore di una grande donna di straordinaria umanità e delicatezza. Il suo, è stato il cammino di una persona abitata da Dio, dal quale si è lasciata plasmare attraverso avvenimenti che hanno tracciato il passo dei suoi cinquanta anni di vita religiosa e missionaria”.
Infine, presenti anche i famigliari di sorella Borghi. Tra loro, il nipote Sergio Borghi, che ricorda:
“Vivevo il cammino della zia come se fossi un tifoso. Ricordo le sue lettere, ricche di avventure in questa terra che lei sentiva davvero come Patria. Ci ha trasmesso l’amore per le cose più semplici e umili, nascondendo sempre la sua grandezza”.
Scoperta, quindi, la targa a memoria, con l’augurio che il ricordo di suor Rita possa essere tramandato nel tempo e possa essere di ispirazione alle nuove generazioni.