Presentata la tesi su monsignor Pirovano: padre Aristide nelle Filippine
Padre Paul Prashanth Kumar Pothireddy è in partenza per il Paese asiatico.
Il missionario indiano del Pime: "La spiritualità di padre Aristide toccherà il cuore e darà molti frutti"
Incontro alla Casa della gioventù
Venerdì 1 marzo padre Paul Prashanth Kumar Pothireddy, missionario indiano del Pime, è stato protagonista della serata che si è svolta all’Auditorium della Casa della Gioventù di Erba, dove ha presentato la tesi sulla spiritualità di monsignor Aristide Pirovano con cui ha recentemente conseguito il dottorato in Teologia. La serata - promossa dall’associazione Amici di monsignor Aristide Pirovano d’intesa con la comunità pastorale Sant’Eufemia - ha preceduto di qualche giorno la partenza di padre Paul per la sua nuova destinazione: le Filippine. L’incontro è stato introdotto dal Prevosto di Erba, monsignor Angelo Pirovano, che ha ringraziato padre Paul per il suo lavoro: "Noi ricordiamo padre Aristide come l’uomo del “fare”, della grande generosità verso gli altri - ha detto - Questo studio ce ne dà un'immagine più profonda e più ricca". E poi l’augurio per la sua prossima esperienza: "Possa arricchire lui e le persone che l’accosteranno nel suo cammino".
Padre Paul è stato nella diocesi brasiliana fondata da padre Aristide
Padre Prashanth ha 42 anni ed è nato in un villaggio nel Telangana, Stato dell’India centrale a maggioranza musulmana, con poche famiglie cristiane, ma con una storica presenza di missionari del Pime che ha influito sulla sua vocazione. Ordinato sacerdote nel 2010, nel 2013 è stato assegnato a Macapà, la diocesi brasiliana fondata da padre Aristide negli anni Cinquanta. "Là sentivo continuamente parlare di lui e di quanto aveva fatto - ha raccontato - Così, quando ho dovuto decidere il tema della tesi, la mia scelta è caduta su monsignor Pirovano e sulla sua spiritualità, perché il suo cammino indica chiaramente che era un uomo guidato dallo Spirito Santo".
Sorprendente, per padre Paul, anche la capacità di Pirovano di adeguarsi ai tempi: "È passato attraverso epidemie, la guerra, il Concilio e non si è cristallizzato, ha sempre saputo cambiare, anche quando era ormai anziano".
Prima di discutere la tesi padre Paul è venuto a Erba, in preghiera sulla tomba del Vescovo: "Volevo vedere la sua città e anche “sentire” la sua forza... Gli ho chiesto aiuto, un’ispirazione, gli ho domandato perdono se non avessi fatto bene...".
Ha presenziato anche il medico volontario itinerante Aldo Lo Curto
Alla serata è intervenuto il dottor Aldo Lo Curto, medico volontario itinerante nelle periferie del mondo, che tra il 1986 e il 1990 ha collaborato con padre Aristide a Marituba. Tra ricordi e aneddoti divertenti, di lui ha detto: "Quando lo incontrai, mi colpì la sua apertura mentale davanti al mio atteggiamento “altalenante” verso la fede: capii che avrei potuto collaborare con lui senza essere criticato. Quando pregava entrava in una dimensione di assoluta contemplazione che niente al mondo avrebbe potuto turbare. Aveva un carisma innato e una spiritualità enorme: anche le
sue battute, invece di sminuirlo, mostravano che era un grande capace di rimanere con i piedi per terra".
Il grazie di don Zago a padre Paul
Ha preso parte all'incontro anche don Maurizio Zago, responsabile del Servizio di pastorale missionaria della Diocesi di Milano, che ha ringraziato padre Paul "perché, parlando della spiritualità di padre Aristide, ci ha rivelato qualcosa della sua". E poi ha aggiunto: "Guardando alle cose realizzate là da padre Aristide verrebbe da dire: “Ma noi qui cosa potremmo fare?”. Studiare invece la spiritualità di un uomo così attivo, pratico e ingegnoso, forse ci aiuta a capire quello che possiamo fare anche noi, andando al cuore delle cose".