STORIE SOTTO L'OMBRELLONE

Problemi al cuore: dopo tanta paura Federico torna in vasca a gareggiare

Il Giornale di Erba regala ai lettori di Primacomo.it le più belle storie raccontate nel corso del 2021 sulle pagine del nostro settimanale. Una piacevole lettura sotto l'ombrellone.

Problemi al cuore: dopo tanta paura Federico torna in vasca a gareggiare
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Dopo 4 mesi di stop forzato, il promettente atleta del Csm swim team Federico Cazzaniga, che compirà 14 anni a fine mese, è tornato a gareggiare. Era infatti il mese di gennaio scorso quando, durante gli esami medici di routine per gli agonisti, al giovane sono state riscontrate alcune aritmie cardiache legate al Qt lungo per una sospetta sindrome collegata a malattie dei canali ionici.

Problemi al cuore: dopo tanta paura Federico torna in vasca a gareggiare

«La sindrome del Qt lungo è una patologia cardiaca su base genetica – spiega la mamma Norma Zoni – E’ caratterizzata da un elevato rischio di irregolarità del battito del cuore che può provocare sincope e arresto cardiaco, prima causa di morte improvvisa sotto i 20 anni. La notizia ovviamente ci ha lasciati sgomenti, Federico era molto abbattuto, soprattutto perché questo poteva significare dire addio per sempre al nuoto, la sua grande passione. Abbiamo dunque deciso di affidarci ad alcuni specialisti di Aritmologia dell'ospedale San Raffaele di Milano, dove Federico è stato sottoposto a test di sforzo impegnativi, ecocardiocolordoppler, Holter 12, derivazioni ed esame genetico per verificare le mutazioni genetiche per eventuali cardiomiopatie».

Dopo 4 mesi di attesa e tanta, tanta paura, i test sono fortunatamente risultati negativi e Federico è tornato così nel suo luogo del cuore, la piscina.
Dopo soli cinque giorni di allenamento, il giovane atleta ha ottenuto ottimi risultati nelle gare da 50 metri e 100 metri stile libero presso la piscina «Faustina Sporting club» di Lodi. «Considerato che ha avuto il Covid proprio in quel periodo si pensa che la causa del Qt lungo possa essere dovuta a questo, perché la positività al coronavirus, anche se asintomatica, può creare disturbi al cuore – prosegue la mamma – Ringrazio infinitamente l'equipe del dottor Giuseppe D'Angelo e il dottor Paolo Della Bella del reparto di Aritmologia ed Elettrofisiologia cardiaca dell'ospedale San Raffaele di Milano. Grazie soprattutto al dottor D'Angelo che ha sostenuto Federico e me in questi mesi, con tanta professionalità e pazienza. Dopo una grande paura tutto si è risolto e Federico ha ricominciato a nuotare. Con pochissimo allenamento, ha sostenuto delle ottime gare in vasca da 50 metri senza peggiorare i tempi ottenuti a dicembre».

Federico è dunque ripartito alla grande – più forte di prima e con tanta voglia di vincere – lasciandosi alle spalle una brutta avventura, che sicuramente non dimenticherà e che gli ha fatto comprendere quanto sia fortunato ad avere la possibilità di essere controllato frequentemente. «Mi auguro che la storia di mio figlio serva da monito a tutti: sottoporsi a controlli periodici è veramente importante e può davvero salvare vite – conclude la mamma – Chi pratica sport a livello agonistico è costantemente monitorato, ma chi fa attività sportiva non competitiva, spesso si sottopone solo alla visita per il rilascio del certificato medico di buona salute, senza fare approfondimenti e accertamenti, mettendo magari a rischio la propria vita inconsapevolmente».

Chiara Bernasconi

(Giornale di Erba, 5 giugno 2021)

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