A Como

Profughi ucraini, l'appello di Landriscina: "Servono abitazioni per l'accoglienza"

Attivata l’email emergenza.ucraina@comune.como.it, che insieme a quella di Caritas, emergenzaucraina@caritascomo.it, raccoglierà richieste di informazioni e disponibilità da parte dei residenti.

Profughi ucraini, l'appello di Landriscina: "Servono abitazioni per l'accoglienza"
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La città di Como si sta organizzando per offrire aiuto e assistenza ai profughi ucraini, in coordinamento con gli altri soggetti istituzionali. E’ già attivo un tavolo in Prefettura e lunedì ne è stato attivato uno ulteriore da Anci Lombardia al quale partecipano tutti i sindaci delle città capoluogo.

Profughi ucraini, l'appello di Landriscina: "Servono abitazioni per l'accoglienza"

Il coordinamento delle azioni intraprese dall’Amministrazione comunale è stato affidato dal sindaco Mario Landriscina all’assessore Elena Negretti, già espressione della Protezione civile comunale, che si avvarrà del contributo degli altri assessori e dirigenti per quanto di competenza (politiche sociali, patrimonio, commercio, scuole, anagrafe, settore finanziario e quanti altri saranno coinvolti). Nell’immediato si possono dividere gli interventi in due macro ambiti: l’accoglienza di quanti stanno già raggiungendo la città in piccolissimi gruppi, appoggiandosi a parenti, amici o conoscenti, e, a seguire, l’accoglienza di quanti verranno assegnati a livello governativo per una redistribuzione nazionale.

"Un intenso lavoro è stato già svolto dal Comune con Questura, Prefettura e Ats. La Prefettura metterà a disposizione una piattaforma informatica per monitorare gli arrivi indipendentemente dalla loro destinazione, provvisoria o definitiva, e servirà per la presa in carico anagrafica e sanitaria. Al momento i principali partner dell’Amministrazione comunale nella gestione di questa emergenza sono Caritas, Centro Servizi per il Volontariato e Croce Rossa. In merito al sostegno economico, a livello locale il sindaco ha indicato nella Caritas di Como il soggetto collettore di donazioni finanziarie per rispondere ai bisogni che solo chi è sul campo conosce nel dettaglio. A breve anche altri enti e associazioni saranno chiamati a un tavolo di coordinamento", spiegano da Palazzo Cernezzi.

Attivata l’email emergenza.ucraina@comune.como.it, che insieme a quella di Caritas, emergenzaucraina@caritascomo.it, raccoglierà richieste di informazioni e disponibilità da parte dei residenti a Como. Sarà inoltre attivo, sempre per i residenti nel comune di Como, il numero telefonico 3475544045 presidiato dalla Protezione civile comunale dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17; se necessario, in base all’evoluzione della situazione, si estenderanno orari e giorni di attività.

Per l’accoglienza di profughi ucraini già arrivati in città e che necessitano di aiuti concreti, il Comune di Como ha condiviso con Caritas la possibilità di rivolgersi al servizio di Porta Aperta in viale Varese 25, al momento attivo lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9 alle ore 12; l’amministrazione è pronta a integrare il servizio di Caritas in altri orari e giorni in caso di necessità. I cittadini e le associazioni che abbiano alloggi o posti letto da mettere a disposizione per le famiglie ucraine in arrivo possono scrivere alle email indicate sopra.

I profughi ucraini arrivati in città devono presentarsi al più presto all'ufficio immigrazione della Questura di Como (via Roosvelt 7, aperto il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 8,30 alle ore 13,30) per dichiarare la propria presenza. Le famiglie e i proprietari di casa che ospitano dei profughi ucraini devono fare al più presto la dichiarazione di ospitalità.

"Mi aspetto e sollecito una grande partecipazione dei cittadini di Como nel rendere disponibili le proprie abitazioni per un’accoglienza diffusa - ha dichiarato il sindaco Mario Landriscina - e confido che tutti i sindaci del territorio sensibilizzino in tal senso i loro residenti. Sarà prezioso avere molte disponibilità, ad esempio quella dei mediatori linguistici. Quanto sta accadendo cambierà profondamente anche la situazione economico sociale finanziaria cittadina, andrà riscritto il capitolo delle priorità dando priorità dando i necessari privilegi alla spesa sociale, a fronte dei tanti desiderata che ognuno di noi potrebbe avere".

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