L'indagine

Qualità della vita: Como guadagna 16 posizioni rispetto allo scorso anno

L'analisi de Il Sole 24 Ore mette il nostro capoluogo e la sua provincia al 17esimo posto in tutta Italia

Qualità della vita: Como guadagna 16 posizioni rispetto allo scorso anno
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Solamente qualche giorno fa vi parlavamo della classifica stilata da Italia Oggi sulla qualità della vita a Como e provincia e vi raccontavamo di come il nostro capoluogo si fosse classificato al 35esimo posto. Un risultato che migliora però nell'indagine de Il Sole 24 Ore che oggi, lunedì 4 dicembre 2023, ha ufficializzato la consueta top list delle città italiane dove si vive meglio. Un ottimo risultato, soprattutto se si considera il miglioramento rispetto allo scorso anno con ben 16 posizioni guadagnate.

Qualità della vita: ci vince e chi perde

"La 34ª indagine del Sole 24 Ore vede la prima volta di Udine in testa alla classifica generale, seguita da Bologna e da Trento - sottolinenano dal Sole - Foggia torna ultima e il Sud popola gli ultimi posti, dove scivolano anche nove territori del Centro Nord. Monza Brianza vince «Ricchezza e consumi» e arriva tra le prime dieci. Milano si conferma 8ª, Firenze scende 6ª, Roma è 35ª e perde quattro posizioni".

Come si calcola la qualità della vita

Per ciascuno dei 90 indicatori, mille punti vengono dati alla provincia con il valore migliore e zero punti a quella con il peggiore. Il punteggio per le altre province si distribuisce in funzione della distanza rispetto agli estremi (1000 e 0). In seguito, per ciascuna delle sei macro-categorie di settore, si individua una graduatoria determinata dal punteggio medio riportato nei 15 indicatori, ciascuno pesato in modo uguale all’altro (1/90).

Infine, la classifica finale è costruita in base alla media aritmetica semplice delle sei graduatorie di settore. "L’indagine della Qualità della vita, pubblicata sempre alla fine dell’anno in corso, prende in esame i dati consolidati relativi ai 12 mesi precedenti. Alcuni parametri, però, sono aggiornati al 2023 (a metà anno, se non addirittura a novembre) con l’obiettivo di tenere conto degli effetti degli eventi e dei cambiamenti che hanno scandito l’anno in corso. In alcuni ambiti, infatti, le performance dell’anno scorso sarebbero risultate superate dai fatti e avrebbero restituito una fotografia ormai invecchiata rispetto all’attualità. Così, nell’indagine di quest’anno si contano 46 parametri aggiornati al 2022 e ben 36 al 2023" spiegano dal Sole.

Analizziamo quindi tutti gli indicatori che hanno portato a decretare la nostra posizione.

Ricchezza e consumi

In questo settore Como perde 13 posizioni ed è in assoluto 18esima in tutta Italia. Siamo settimi nel Paese per riqualificazioni energetiche e noni in beneficiari di reddito di cittadinanza.

Affari e lavoro

Più 22 posizioni in Affari e lavoro con una quinta posizione nazionale sul dato degli infortuni sul lavoro (in base ai dati Inail del 2021). Bene anche nel dato delle imprese che fanno e-commerce con una settima posizione assoluta.

Giustizia e sicurezza

Siamo 12esimi in Italia nel settore Giustizia e sicurezza, è il posizionamento più alto nelle specifiche categorie anche se perdiamo 4 posizioni rispetto allo scorso anno: bene nell'indice di litigiosità (9 in Italia), male invece nei furti in abitazione dove finiamo 80esimi.

Demografia e società

26 posizioni in più rispetto allo scorso anno in questa speciale categoria: Como si piazza al 24esimo posto con un ottimo piazzamento (noni in Italia) per Posti letto per specialità ad elevata assistenza.

Ambiente e servizi

Netto miglioramento, ma ancora tanta strada da fare, nell'Ambiente e nei servizi dopo Como guadagna ben 44posizioni rispetto all'anno scorso e si posiziona 45esima a livello assoluto. Spicca il dato sulla qualità di vita degli anziani con un settimo posto (Tra i 12 parametri: orti urbani, biblioteche, farmaci, infermieri). Male, invece, le farmacie ogni mille abitanti: 101esimi in tutta Italia.

Cultura e tempo libero

Peggio risultato per la Cultura e il tempo libero con Como al 49esimo posto: unici dati positivi i servizi di centri per il benessere fisico ogni mille abitanti e la percentuale di addetti nelle imprese culturali.

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