la storia

Raccontano il Pamir 30 anni dopo

Sei iscritti al Cai di Mariano nel 1995 fecero una spedizione che valse il prestigioso premio «Paolo Consiglio»

Raccontano il Pamir 30 anni dopo
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Era il 1995 quando sei giovani iscritti al Cai di Mariano Comense vinsero la prima edizione del premio nazionale del Club Alpino italiano «Paolo Consiglio» grazie a un’impresa fatta in Pamir, una regione montuosa dell'Asia centrale dove scalarono diverse vette arrivando a toccare i 5mila metri.

Raccontano il Pamir 30 anni dopo

I protagonisti, Federico Ferrari, Giovanni Isella, Roberto Colombo, Massimiliano Pozzi, Davide Brambilla e Stefano Elli, lo scorso venerdì 13 giugno, a distanza di 30 anni, hanno raccontato la loro avventura all’interno di un’apposita serata organizzata nella sede dell’associazione. «Eravamo un gruppo di giovani rampanti con la passione per l'arrampicata - ha spiegato Ferrari - Mariano arrivava da una tradizione alpinistica importante, ma a un certo punto c'è stato un buco generazionale che abbiamo pensato di colmare provando a fare un'impresa importante».

Il racconto

«Quelli del martedì», così si definivano perché il loro ritrovo nella sede del Cai era nel secondo giorno della settimana, si fecero influenzare dalle immagini ritratte in una rivista cecoslovacca arrivata per caso tra le loro mani. «Gianni Mascheroni, allora presidente del Cai, ci disse che un socio viveva in Russia per lavoro. Fu lui, che era un escursionista, a organizzare tutto». La partenza, dopo circa un anno di preparativi, fu il 27 luglio del 1995 e per un mese il gruppo, che era composto da ragazzi dai 23 ai 29 anni, si cimentò in arrampicate decisamente impegnative. «La cima più alta conquistata è stata 5.011 metri sul Little Makalu. Abbiamo fatto varie vie su ghiaccio e neve, altre su roccia. Erano ambiziose e sconosciute, ma le difficoltà alpinistiche non erano esagerate. Nel mezzo c'è stato anche qualche fallimento che abbiamo dovuto gestire insieme. Eravamo tutti amici e arrampicavamo da tempo, ma passare un mese insieme, dormendo nella stessa tenda e stando in parete, non era semplice. E’ stata un’esperienza che ci ha unito e cambiato».

Stop al collegamento radio

Il problema più grande durante la spedizione fu la perdita del collegamento via radio. «I coordinatori avevano organizzato la parte logistica e c'era un ponte radio per comunicare con il paese sotto, che era distante diverse ore. Dopo un giorno e mezzo le comunicazioni si sono interrotte, noi ci abbiamo riso sopra, ma pensandoci adesso, se ci fosse successo qualcosa, sarebbe stato un problema». Al rientro riuscirono a vincere il premio «Paolo Consiglio», un riconoscimento che ancora oggi rappresenta un grande orgoglio per la sezione marianese, e che negli anni successivi a quella prima storica edizione, andò a spedizioni con alpinisti blasonati.

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