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Riccardo Nava da Cantù alla Kings League Italia

La competizione, nata grazie al celebre ex calciatore Gerard Piqué, è un format già molto noto all’estero

Riccardo Nava da Cantù alla Kings League Italia
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Il difensore classe 2004 Riccardo Nava, ragazzo di Cantù è stata la prima scelta assoluta della Kings League Italia e durante giovedì 5 dicembre ha avuto l'onore di aprire le danze alla giornata dedicata alla costruzione delle rose.

La prima scelta assoluta

La prima scelta assoluta della Kings League Italia è un ragazzo di Cantù: si tratta del difensore classe 2004 Riccardo Nava, che al Draft di giovedì 5 dicembre ha avuto l’onore di aprire le danze nella giornata dedicata alla costruzione delle rose. La Kings League, nata grazie al celebre ex calciatore Gerard Piqué, è un format già molto noto all’estero. Nella competizione si punta a unire calcio e spettacolo per offrire partite, a 7, sempre più emozionanti e ricche di divertenti imprevisti. Per l’Italia, come presidente, è stato nominato Zlatan Ibrahimovic, mentre l’head of competition è Claudio Marchisio. Il torneo è composto da 12 squadre, con al comando i più famosi streamer e creator italiani.

Un sogno diventato realtà

«Ho deciso di provare a entrare nella Kings League perché conosco bene Andrea Benedetti, ex Inter come me, che ha già vissuto un’esperienza simile facendo il Mondiale in Messico con gli Stallions - afferma Riccardo Nava - ho seguito le sue gare e mi è piaciuto molto il gioco piuttosto innovativo. Anche lui mi ha consigliato di mandare il mio curriculum e così eccoci qui, sono stato preso come prima scelta nella nuova Kings League Italia. L’emozione al Draft è stata veramente forte, perché non mi aspettavo di essere la prima chiamata assoluta. Sul palco ero un po’ impacciato, non sapevo come comportarmi, veramente mi sembrava di vivere un sogno. Anche in questo momento faccio fatica a realizzare tutto ciò che è successo nelle ultime settimane».

Un percorso giovanile di prestigio

Come background, Riccardo, soprattutto nelle giovanili, ha vissuto esperienze importanti, che hanno reso ancora più ambito il suo profilo al Draft: «Ho giocato nell’Inter dalla categoria U14 all’U18. Poi sono passato al Como, disputando il Primavera 2 – spiega Riccardo – Nei grandi, invece, ho fatto due anni in D e ora sto giocando in Svizzera al Chiasso. In nerazzurro ho avuto anche l’opportunità di giocare con Valentin Carboni, attualmente tra i migliori giovani talenti in Europa. Come ex compagno sono molto legato all’attaccante Dennis Curatolo, mio coetaneo, che attualmente milita in C nella Pro Patria. Gli auguro il meglio».

Un nuovo inizio con i Punchers FC

Ora per Riccardo si aprono le porte dei Punchers FC nella Kings League, club degli youtuber PirlasV: «Mi sento pronto a dare un buon contributo. Io, di base, sono un difensore centrale, non sono un colosso fisicamente ma riesco a farmi rispettare. Come punti di forza penso di essere piuttosto solido nei duelli e me la cavo con la palla tra i piedi. In caso di necessità posso giocare anche da terzino o da braccetto a 3, sono piuttosto duttile. Spero che quest’opportunità possa darmi una bella visibilità, anche perché ormai il fenomeno Kings League sta scoppiando pure in Italia. Punto a conoscere tante nuove persone di questo mondo a cavallo tra calcio e social. Già all’evento del Draft ho incontrato tanti creator famosi e ho visto davanti a me campioni del calibro di Marchisio e Piqué. Incredibile».

Le prossime sfide

L’inizio di questa nuova avventura avverrà nel 2025: «Le prime gare del torneo si dovrebbero giocare l’ultima settimana di gennaio – rivela Riccardo – Prima ci sarà il Mondiale e non so ancora se parteciperò a quest’evento. Per quanto riguarda gli allenamenti dovremmo lavorare proprio come una squadra di calcio tradizionale, ma su quest’aspetto deve ancora uscire un programma dettagliato».

L’orgoglio delle radici

Parentesi finale sul legame che Riccardo ancora prova per Cantù: «In questo turbinio di emozioni, non dimentico le mie origini. Io vivo ancora qui e ogni domenica vado a vedere, con orgoglio, la Pallacanestro Cantù a Desio».

Filiberto Caruso 

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