Rigenerazione urbana, caso De Amicis: “Si faccia in fretta"
Annunziato Larosa: “Massima attenzione al tema degli standard di sicurezza nel durante i lavori di riqualificazione”.
Cantù - Caso De Amicis, il coordinatore Uil Lario Dario Esposito: “Auspichiamo un intervento per riqualificare l’area ora degradata e ridare vita anche al tessuto produttivo oltre che sociale della città”.
Area De Amicis, il progetto sembra arenato
Un’accelerazione nel progetto di recupero per l’area del De Amicis che pare essersi arenato. A chiederlo è anche la UIL del Lario con la Feneal Uil Alta Lombardia che, dopo le proteste di commercianti e residenti nel vedere un’area che è stata un prestigio nei tempi, ora è stata declassata ad area degradata. E se è vero che la struttura appartiene a dei privati, e non è quindi un bene pubblico, tuttavia rappresenta un’area, ora dismessa, destinata a incidere, sulla qualità della vita dell’intero quartiere e sulle prospettive di sviluppo dell’intera città. E il sindacato punta il dito proprio sul rilancio produttivo di un’area che rappresenta un centro importante dell’artigianato, che, proprio per questo, deve puntare sulla rigenerazione urbana: una rigenerazione che non vuol dire solo restituire la possibilità di vivere attivamente un quartiere ma anche non lasciar cadere le opportunità di sviluppo economico che vengono fuori.
“Scarsa attrattività del personale"
"Quando parliamo di riqualificazione e rigenerazione - evidenzia il coordinatore Uil Lario Dario Esposito - mi riferisco anche al difficile ricambio generazionale nell’artigianato, alla difficoltà che le imprese in genere riscontrano nel trovare manodopera, alla scarsa attrattività del territorio anche verso figure professionali essenziali quali quelle degli insegnanti e degli operatori sanitari. Ebbene di fronte questi dati di fatto chiediamo che il recupero di quest’area dismessa diventi priorità per l’intera città e si apra un confronto istituzionale con tutti i soggetti economici e sociali del territorio per valutare se, ed in che modo, il Comune potrebbe prendere parte ad una sua riqualificazione. Quegli spazi così rigenerati potrebbero ospitare una comunità Energetica Rinnovabile e Solidale, essere un’area dedicata alla residenzialità sociale e convenzionata. Non c’è una ricetta migliore delle altre, vi è però una necessità che l’area torni a vivere e ad essere messa a disposizione delle persone”.
E interviene anche il segretario della categoria degli edili, la Feneal UIL Alta Lombardia, Annunziato Larosa che in sulla riqualificazione edilizia ricorda come sarà fondamentale il rispetto della sicurezza per chi dovrà prendere parte ai lavori.
"In un processo di riqualificazione di aree abbandonate - evidenzia il segretario generale - è fondamentale si tenga rispetto delle normative di sicurezza e dei principi del contratto nazionale edilizia e quindi il rispetto dei più elevati standard di sicurezza per garantire i rischi nei cantieri, l’applicazione del ccnl edilizia in modo da garantire salari adeguati ed accesso alle tutele previdenziali, la supervisione sindacale ossia il diritto di monitorare i cantieri per assicurare il rispetto delle norme contrattuali”.