Il ritorno

Rinuncia al compenso per darlo ai bambini cardiopatici

L'artista Gregorio Mancino è decisamente in controtendenza rispetto a tanti influencer: "Essere testimonial di cause benefiche non vuol dire arricchirsi"

Rinuncia al compenso per darlo ai bambini cardiopatici
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Rinuncia al suo ingaggio da 5mila euro «perché essere un testimonial di cause benefiche non vuol dire arricchirsi». E’ un messaggio anche agli influencer la scelta dell’artista marianese Gregorio Mancino che, dopo aver siglato un accordo con Alpitour, ha deciso di donare l’intera cifra del suo compenso alla onlus Bambini cardiopatici nel mondo, impegnata in cure salva vita nei paesi più poveri.

Un progetto importante

Il nuovo progetto di «Greg» comprende la realizzazione di 50 opere per altrettante targhe all’interno dei villaggi Alpitour come riconoscimento per le strutture dell’impegno nel ridurre il proprio impatto ambientale. «I punti fermi sono i discorsi sull'inquinamento e l'ambiente, l'importanza di scuole, ospedali e la ricerca della distruzione della ricchezza, che noi portiamo come turisti, sul territorio».
Inoltre l’artista, dallo scorso anno nominato Cavaliere dell'Ordine al Merito, sta viaggiando in giro per il mondo con l’obiettivo di parlare di riciclo e rispetto dell’ambiente ai più piccoli, donando loro dei sorrisi anche in zone particolarmente povere.
Insieme ad Alpitour ha realizzato 50 targhe che verranno messe in alcune strutture come riconoscimento per l'ambiente.

Le parole al rientro

Mercoledì è rientrato dal Madagascar dove ha portato la sua arte e il suo spirito positivo. «Avevo già fatto viaggi simili, che poi si sono interrotti a causa del Covid. Sono luoghi fantastici dove basta poco per far contenti i bambini: un palloncino, un quaderno, delle matite o dei fogli, che preferisco sempre affidare ai direttori delle scuole che si occupano della distribuzione. Non c'è bisogno di insegnare ai bimbi malgasci come trasformare i materiali, hanno già tanta fantasia, io ho cercato di incantarli, sembravo quasi un pifferaio magico. Sono stato in una scuola pubblica e ho spiegato loro l'importanza dello studio. In alcuni villaggi sperduti è importante anche insegnare come una pila abbandonata in un corso d'acqua possa essere causa di inquinamento», ha raccontato.

Il messaggio

Il marianese, attraverso la sua arte, porta nel mondo un messaggio di pace e purezza. «Faccio la mia piccola parte per salvare il mondo, cercando di essere un esempio. Ai bimbi dobbiamo insegnare ad essere creativi. In Madagascar  ho consegnato dei colori con cui dipingere, ma ho evitato di portare il marrone perché volevo che fossero loro stessi a trovare la strada per crearlo, mischiando le tonalità che già avevano. Del resto un artista diventa tale quando trasforma una cosa dandole una forma diversa», ha detto l’«ambasciatore» del colore, sottolineando come durante i viaggi d’andata parta sempre con le valigie piene di materiali, mentre al ritorno in Italia arrivi sempre con qualche piccolo dono fatto dai bimbi.

 

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