Ristrutturazione del Palazzo ULI: al via un progetto per ristrutturarne le facciate
"Si tratta di un sostanziale investimento orientato alla manutenzione delle nostre strutture, per garantire che questo prestigioso edificio rimanga un luogo sicuro e accogliente per tutti coloro che lo utilizzano"
Il Palazzo ULI avrà una nuova vita. A comunicarlo Ats Insubria che ad oggi ha la sua sede proprio all'interno dell'edificio e che a breve farà partire i lavori per la ristrutturazione delle facciate.
L'annuncio
"L’avvio del progetto vuole concretizzare la rivitalizzazione degli spazi di Palazzo ULI, che ospitano gli uffici di Ats Insubria a Como. Il progetto esecutivo è stato approvato e il cantiere pilota è pronto per iniziare. Si tratta di un sostanziale investimento orientato alla manutenzione delle nostre strutture, per garantire che questo prestigioso edificio rimanga un luogo sicuro e accogliente per tutti coloro che lo utilizzano” spiega Salvatore Gioia direttore generale di Ats Insubria. Nelle ultime sono stati intensificati e sono già stati conclusi anche gli interventi di manutenzione ordinaria.
I prossimi lavori di messa in sicurezza includeranno una serie di miglioramenti delle facciate dell’edificio per le quali gli interventi si rendono necessari a causa della vetustà dei rivestimenti – il palazzo fu costruito tra 1938 e il 1966 - e dell’azione meteorica attraverso l’esecuzione di azioni per il “ripristino” delle condizioni preesistenti. Gli interventi sono previsti in modo che vengano realizzati nel rispetto della concezione e delle tecniche originarie di costruzione della struttura originaria.
L'investimento
Il progetto esecutivo dei lavori per la “Messa in sicurezza delle facciate di via Pessina - cantiere pilota” prevede un importo complessivo di 58.018 euro di cui 49.973 per lavori a base d’appalto e 8.045 per somme a disposizione dell’Amministrazione.
Il cantiere è finalizzato ad applicare le migliori tecniche di intervento da applicare poi al progetto più ampio di ripristino delle altre facciate oggetto di un finanziamento di Regione Lombardia di 850mila euro.