Rubati casco e pattini all'allenatore della Brianza Inline
L'appello affinché chi ha portato via l’attrezzatura torni sui suoi passi restituendo il borsone

«Sono i miei compagni di viaggio da 10 anni e me li hanno portati via». C’è sconforto nelle parole di Enea Mascheroni, 29 anni, allenatore della Brianza Inline di Mariano Comense che negli scorsi giorni ha subito il furto del borsone all’interno del quale c’erano pattini, casco e tutta l’attrezzatura che utilizza per insegnare ai ragazzi.
Il furto
L'ultimo avvistamento risale a venerdì 18 luglio, quando il giovane si è recato in piazza Mercato per allenare il suo gruppo di pattinatori, che ha tra i 12 e i 16 anni. «Al termine della sessione devo aver lasciato la borsa in pista e qualcuno l'ha presa. Lì per lì non mi sono accorto di nulla e sono tornato tranquillamente a casa. Nei giorni successivi siamo stati impegnati ai campionati italiani, quindi, stando sul campo gara, non avevo necessità di utilizzare casco e pattini», ha raccontato. L’amara scoperta è avvenuta soltanto negli ultimi giorni, alla ripresa degli allenamenti: «L’ho cercata ovunque, in casa e in garage, ma anche nel bagagliaio dell’auto, così da essere certo di non averla dimenticata da qualche parte. Non l’ho trovata, quindi qualcuno deve avermela rubata. Escludo che un membro della squadra l’abbia presa per errore, perché dopo qualche giorno si sarebbe accorto e l’avrebbe riportata».
L'ipotesi
Oltre all’ipotesi che qualcuno l’abbia presa direttamente in pista, riuscendo a non incrociare gli sguardi di atleti e genitori, che non si sono accorti di quanto stava accadendo, c’è anche la possibilità che sia stata asportata direttamente dall’auto. «Non ho un ricordo preciso di quei momenti. Potrei anche averla caricata nel bagagliaio, magari qualcuno ha notato il mio gesto e mi ha tenuto d’occhio per poi rubarla. Effettivamente in quei giorni ho trovato la vettura aperta, anche se ero sicuro di averla chiusa». La certezza, purtroppo, resta la sparizione di tutto il materiale. «Ero legato affettivamente ai pattini con cui 10 anni fa avevo smesso di gareggiare e avevo poi iniziato ad allenare. Averli persi e non poterli ritrovare mi mette tristezza proprio perché non sono solo uno strumento di lavoro, ma c'è un vero legame», ha continuato. Il danno è anche economico e si aggira intorno ai 2mila euro. «La spesa maggiore è legata proprio ai pattini, che sono fatti su misura e utilizzando la fibra di carbonio. Rifarli allo stesso modo mi costerebbe circa 1500 euro. A questo dovrei aggiungere le spese per il casco, che era un regalo della società, e altro materiale sportivo come magliette, corde e chiavi a brugola».
L'appello
Al momento il 29enne sta allenando a piedi, non senza diverse difficoltà: «Per la fascia d’età che seguo è importante far vedere agli atleti come dovrebbe essere fatto un determinato gesto tecnico. Sto chiedendo aiuto ai ragazzi più grandi, ma se nessuno si farà avanti con il mio borsone dovrò necessariamente ricomprare tutto. Avrei dovuto acquistare dei pattini nuovi tra qualche tempo, ma avendo da poco comprato casa avevo rimandato». A Mascheroni, quindi, non resta che provare a fare un appello ai ladri: «Chiedo di avere un briciolo di cuore e compassione, sono un allenatore che cerca di insegnare ai ragazzi i valori dello sport e i pattini sono lo strumento con cui lo faccio», ha concluso nella speranza che chi ha portato via l’attrezzatura torni sui suoi passi restituendo il borsone.