Salvati dai canili lager della Spagna: "Ora sono pronti per essere adottati"
Ieri però, nella sede di Cermenate, sono arrivati altri otto cani, tutti pronti per essere adottati.
Sono arrivati dalla Spagna. Sono stati salvati dalle perreras, i canili lager. Sono stati curati dalle profonde ferite che avevano sul corpo ma soprattutto nell'anima. Oggi, grazie all'associazione «L'unione fa la forza – Adotta un cane odv», con sede a Cermenate, sono pronti per essere adottati. Ma soprattutto sono pronti a essere amati e riempiti di ogni bene come dovrebbe avvenire per tutti gli amici quattrozampe.
«Di recente siamo stati in Spagna e siamo riusciti a salvare sei cani, tra cui una che mi ha ferito particolarmente il cuore: non aveva più le unghiette da tanto ha scavato per poter scappare da dove si trovava – spiega la presidente dell’associazione, Catia Cortesi, non nascondendo il suo dolore per le situazioni con si trova ad avere a che fare – Poi ci sono due giganti buoni e quello che noi chiamiamo ”Salsiccia”, un bassottino incrociato con un pincher».
Cuccioli salvati e rinati
Ieri però, nella sede di Cermenate, sono arrivati altri otto cani, tutti pronti per essere adottati.
«Esattamente – prosegue la presidente – Ci sono quattro cuccioli di levriero, tutti riscattati dai cacciatori. Poi c’è Libera, che era proprio un mucchiettino di ossa, ma è stata curata e ora sta bene. Poi c’è Castellana, una levriera adulta, anche lei è stata riscattata da un cacciatore. C’è infine Simba che è un meticcio di un anno allegrotto e coccolone. Avevamo un’altra levriera ma appena è stata vista è stata adottata da una famiglia che si è subito innamorata».
L’associazione ha come punto di appoggio un rifugio in Spagna. Quando i cani vengono salvati dalle perreres vengono portata qui e dopo tutto l’iter previsto arrivano in Italia. L’associazione si occupa di tutti gli esami e le cure che sono necessarie, della castrazione e del loro sostentamento. Per questo ogni aiuto, sia economico che materiale, è ben accetto.
«Ci serve il cibo e un supporto economico per tutto quello che può servire loro, dalle visite, alle terapie, agli esami».
Per dare sostegno
Chiunque voglia dare una mano può fare un bonifico bancario intestato a «L’Unione fa la forza adotta un cane», codice fiscale 97701540151; Banca Bper IT05 H05387 5115 0000 0425 44619; SWIFT: BPMOIT22XXX. Poypal Paypal: info@unionefalaforza.it (selezionando parenti e amici). Il numero della Postpay viene dato in privato. In ogni caso, chi volesse andare a vedere qualche cagnolino direttamente nella sede dell’associazione può farlo, ma deve prendere appuntamento attraverso il numero 340.9184408.
«Ovviamente ci sarà una selezione – è il commento conclusivo della presidente – Non possono venirmi a dire vorrei un cagnolino per il mio bambino. I genitori devono essere i primi consapevoli che è un impegno. Noi li salviamo dalla morte, e non vogliamo certo che perdono la vita sulla strada. Devo essere curati e amati. E per prenderne uno in adozione bisogna avere questa consapevolezza».