Sciopero mondiale per il Futuro: i giovani tornano in piazza e portano le loro richieste al Comune di Como

Appuntamento a venerdì 24 maggio in stazione San Giovanni.

Sciopero mondiale per il Futuro: i giovani tornano in piazza e portano le loro richieste al Comune di Como
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I ragazzi ispirati da Greta Thunberg tornano in piazza, anche a Como, per il secondo Sciopero mondiale per il Futuro dopo il successo del 15 marzo scorso. L'appuntamento, come annunciato, è ancora una volta venerdì, 24 maggio, alle 8.30 di fronte alla stazione San Giovanni a Como. Da lì i ragazzi attraverseranno il centro storico e arriveranno al parcheggio dell'Ippocastano.

Sciopero mondiale per il Futuro: "Dateci la ciclabile europea"

Le emissioni di gas serra devono raggiungere lo zero netto entro il 2050, affinché l'aumento delle temperature globali resti sotto gli 1.5 °C; oltre tale limite, aumenterà il rischio associato a cambiamenti irreversibili. Questo si afferma nel 1.5 Degree Report, un documento compilato dall'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), una coalizione di scienziati che lavora per le Nazioni Unite.

Da questo assunto partono i ragazzi comaschi che però sono convinti che non solo a livello "macro" si possa fare qualcosa. Le cose possono cambiare anche partendo dalle piccole cose e per questo stanno imbastendo le loro proposte per il Comune di Como, con cui hanno già preso contatti con un incontro con l'assessore all'Ambiente Marco Galli.

"L’atteggiamento con cui va affrontata questa sfida è quello di un problema serio, primario e impellente, l’atteggiamento con cui si affronta un’emergenza: chiediamo quindi innanzitutto che il Comune di Como dichiari lo stato di emergenza climatica, come hanno già fatto centinaia di comuni in tutto il mondo, e non ultimi i parlamenti nazionali del Regno Unito e dell’Irlanda. Il primo passo per affrontare una crisi è trattarla come tale - spiega no giovani seguaci di Greta - Vogliamo fin da subito richiedere che non si aspetti oltre a procedere alla realizzazione del tratto comasco del percorso ciclabile EuroVelo 5. Tale tratto, inserito in una direttrice che collegherà Brindisi a Londra lungo 3300 km e 7 Nazioni, è già in gran parte finanziato con fondi faticosamente ottenuti che rischiano altrimenti di andare perduti".

Le proposte sono divise in tre sezioni logiche: mitigare gli effetti dannosi, progettare una città migliore e risolvere alla radice i problemi.
1. Mitigare
• Politiche ambientali per gli esercizi commerciali: plastic-free e chiusura porte;
• risanamento della rete idrica comunale;
• raccolta differenziata puntuale e diffusione più omogenea di cestini per differenziata.
2. Progettare
• Sviluppare il Piano Urbano di Mobilità Sostenibile;
• aderire al Patto dei Sindaci e sviluppare il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima;
• rispettare e migliorare i vincoli al consumo di suolo, riorganizzazione aree verdi protette.
3. Risolvere
• Applicare la legge 113, un albero per ogni nuovo nato;
• incentivare la produzione ed il consumo a km 0;
• favorire percorsi di educazione ambientale nelle scuole.

"Inoltre chiediamo che venga istituita dal Comune di Como una Consulta per l’Ambiente: essa diventerà un luogo aperto di confronto in cui le scelte portate avanti dall’amministrazione comunale
saranno condivise con la cittadinanza e nuove idee potranno essere messe in campo" concludono i ragazzi.

Gli appuntamenti in università

Significativo il fatto lo sciopero che andrà in scena venerdì è patrocinato dall'Università Insubria dove sono organizzati diversi incontri tematici per il pomeriggio. Sono in programma una serie di interventi, dalle 14 alle 18, sui cambiamenti climatici nell’Aula Magna dell’Insubria in via Valleggio. I relatori sono: Gianluca Ruggieri, ingegnere ambientale, ricercatore all’Università dell’Insubria e attivista energetico; Francesco Pizzagalli, AD di Fumagalli Salumi e delegato alla Sostenibilità di Confindustria Como; Alberto Gariboldi, presidente del Distretto di Economia Solidale di Varese; Elena Maggi, docente di economia e Mobility Manager dell’Ateneo.

Perché partecipare? Per i rappresentanti del Dipartimento di Scienza e alta tecnologia dell’Insubria la risposta parte da quello che sono: studenti di facoltà scientifiche. Gli organizzatori della conferenza Anna Claudia Caspani, Francesco Cavalleri, Francesco Agnelli e Pietro Monti-Guarnieri, affermano: "Siamo fermamente convinti che oggi più che mai si debba chiedere al mondo di riconoscere il valore della scienza, su cui il nostro studio quotidiano si basa. La comunità scientifica è pressoché unanime sul fatto che l’attuale entità dei cambiamenti climatici sia influenzata notevolmente dall’uomo (il 97% degli scienziati è d’accordo) e che le conseguenze di questi saranno irreversibili nel corso di pochi anni".

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