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Scritte "no vax" al cimitero di Caslino al Piano

La Polizia locale e le Forze dell'ordine stanno indagando per individuare i responsabili.

Scritte "no vax" al cimitero di Caslino al Piano
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Scritte «no vax» sul muro del cimitero di Caslino al Piano. Sono comparse nei giorni scorsi. A notarle, la mattina, all’apertura, alcuni cittadini che si sono recati a far visita ai propri cari. Impossibile, del resto, non vedere quelle enormi scritte, in stampatello, di colore rosso che puntano nuovamente il dito contro i vaccini e, secondo chi le ha realizzate, nei confronti della pericolosità verso la salute, in particolare di quella dei bambini.

Le parole del sindaco

«Da quanto abbiamo potuto appurare sono delle scritte «no vax» – ha commentato il sindaco Paolo Clerici – Non sono state realizzate da ragazzi del paese, ma da un gruppo di giovani che arriva in treno da fuori paese e questa volta ha scelto il muro esterno del cimitero di Caslino. Non è escluso, ma questa è pur sempre una ipotesi, che siano scesi in treno a Cadorago e che abbiano raggiunto a piedi la frazione, e abbiamo scelto di fermarsi al cimitero».

Le indagini

La Polizia locale e le Forze dell’ordine stanno verificando tutti i fotogrammi degli impianti di videosorveglianza posizionati lungo tutta la zona per cercare di risalire a chi possano essere gli autori. «Tra l’altro, non siamo stati gli unici che si sono ritrovati scritte di questo tipo – prosegue il primo cittadino – Le hanno fatte a Rovellasca poco tempo fa, a Limido Comasco sul muro esterno del cimitero e a Bregnano, su un muro di recinzione». Il sindaco non nasconde la sua delusione: «Va bene la libertà di pensiero. Siamo ben disponibili ad accogliere anche chi non la pensa alla stessa maniera, ma ci sono i modi. Le scritte sono state fatte su un muro a mattoni a vista, che non si riesce a pulire facilmente. Tra l’altro, un conto è la diversità del pensiero. Questi però sono veri e propri atti di vandalismo».

La rimozione delle scritte

L’Amministrazione intende provvedere quanto prima alla pulizia del muro di recinzione. «In primo luogo dobbiamo trovare una ditta, che in questo periodo ferragostano sia ancora al lavoro – prosegue il sindaco Clerici – Inoltre deve saper intervenire sui mattoni a vista. Non è un muro in cemento armato che si copre facilmente. I mattoni a vista richiedono una certa tipologia di intervento, per altro anche molto costoso». L’ipotesi iniziale di spesa per poter ripristinare la situazione è di almeno alcune migliaia di euro, che saranno interamente a carico delle casse comunali. Quel che lascia tutti un po’ perplessi è che alcuni, per esprimere il proprio pensiero, utilizzano degli spazi pubblici e imbrattano dei muri per la cui pulizia deve per forza di cose intervenire l’Amministrazione. Anche i fondi cui va ad attingere l’ente pubblico sono le casse comunali: resta così un danno che inevitabilmente va a ricadere sulla collettività sotto tanti punti di vista. Non ultimo quello economico.

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