la collaborazione

Da Cernobbio a Cantù sono nati gli AmbulatoriKmZero grazie ai Comitati della Croce Rossa

Sei Comitati di Croce Rossa sperimentano nuove modalità per i servizi sanitari con il sostegno di Regione Lombardia e della Bcc di Cantù.

Da Cernobbio a Cantù sono nati gli AmbulatoriKmZero grazie ai Comitati della Croce Rossa
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AmbulatorioKmZero è il progetto nato dalla collaborazione tra i Comitati CRI di Basso Lario (Capofila), Cantù, Grandate, Menaggio, Montorfano e Uggiate Trevano per portare sul territorio servizi sanitari a bassa complessità finalizzati, da un lato, a sostenere il lavoro dei Medici di base e, dall’altro, ad alleggerire i Pronto Soccorso da quanti più casi che non richiedono la complessità delle strutture Ospedaliere.

Da Cernobbio a Cantù sono nati gli AmbulatoriKmZero grazie ai Comitati della Croce Rossa

Iniezioni intramuscolari e sottocutanee, lavaggio auricolare e misurazione della pressione, della glicemia e del colesterolo: sono solo alcune delle prestazioni erogate da parte del personale infermieristico che durante la settimana presidierà ogni ambulatorio tra le 17:00 e le 19:30. A queste si affiancherà la possibilità di accedere a consulti medici, anche specialistici, almeno a cadenza settimanale. Il servizio è destinato a tutta la popolazione che risiede nelle aree di intervento dei Partner.

“Si tratta di quasi 250mila potenziali utenti - commenta il Presidente Sergio Dotti del Comitato CRI Capofila - a cui saranno offerti gratuitamente questi servizi che, insieme ai Medici che si sono offerti di collaborare con noi, sono stati individuati come fondamentali”.

“Con il progetto AmbulatorioKmZero la Croce Rossa, con un gruppo di volontari medici e soprattutto infermieri, vuole infatti aiutare in un momento ancora così difficile dal punto di vista sanitario la popolazione e i medici di medicina generale. Saranno proprio loro ad indirizzare all’ambulatorio a km 0 i loro pazienti per piccole ma importanti prestazioni medico-infermieristiche. Il Comune di Cernobbio ha ritenuto questo progetto molto utile per il proprio territorio e ha pertanto messo a disposizione un ambulatorio medico comunale. Ci auguriamo che questa iniziativa sia di vero sollievo sia per i medici ormai da molto tempo oberati di lavoro e di responsabilità che per tutti i nostri concittadini” – vicesindaco e Assessore alla cultura e al welfare Maria Angela Ferradini del Comune di Cernobbio.

L’accesso ai servizi sarà libero ma la prenotazione è vivamente consigliata: “Sebbene in questa fase in cui il servizio si sta ancora rodando il numero degli utenti risulti ancora modesto - prosegue il Direttore Sanitario Dott. Francesco Saladino - ci aspettiamo già dalle prossime settimane un numero di utenti in continua crescita e la prenotazione ci permetterà di accoglierli al meglio”.

Questo almeno fino al 3 settembre 2022 e cioè al termine della sperimentazione permessa da Regione Lombardia nell’ambito dell’Avviso per il sostegno per lo svolgimento di attività di interesse generale da parte di organizzazioni di volontariato e di associazioni di promozione sociale ai sensi degli artt. 72 e 73 del d.lgs. n. 117/2017 ex DGR 2020 – 3208.

“I servizi sanitari messi a disposizione dei cittadini attraverso questo importante progetto sperimentale intercettano le principali richieste di pazienti che spesso hanno la necessità di usufruire di semplici servizi ambulatoriali. Grazie al grande lavoro dei sei comitati coinvolti di Croce Rossa e al sostegno Di Regione Lombardia sarà possibile sostenere e alleggerire il carico di lavoro dei medici e degli ospedali del territorio comasco, rispondendo a bisogni concreti attraverso la somministrazione di servizi essenziali per la cura e la salute dei nostri cittadini”  Alessandra Locatelli, assessore a Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità di Regione Lombardia. A questo contribuito, superiore ai 75mila euro, si è aggiunto quello della BCC di Cantù e dei Distretti del Lions Club di Cernobbio e Menaggio oltre che di quello, non solo logistico, delle Amministrazioni comunali di Cantù, Cernobbio, Grandate, Menaggio, Montorfano e Uggiate Trevano.

"La Società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune." È un passaggio contenuto nello statuto sociale della BCC di Cantù, più precisamente all'articolo due. Non è stato difficile valutare questo progetto come uno dei tanti elementi che contribuiscono alla "costruzione del bene comune". Una costruzione che ha bisogno di organizzazioni efficienti, persone preparate e, anche, risorse adeguate. L'aiuto della BCC di Cantù risponde dunque a un principio statutario ma, soprattutto, a una reale
esigenza della fragile società di questo periodo storico.

I Comitati della Croce Rossa che hanno aderito alla proposta della Regione, i loro operatori, la Banca e le comunità locali, insieme possono fare molto. E lo stanno facendo.” – Angelo Porro, Presidente della BCC di Cantù. La sperimentazione, in linea con il Bando Regionale che ne ha permesso l’avvio, si concluderà il 3 di settembre: in questo periodo sarà possibile valutare sia l’adesione da parte del pubblico che l’efficacia degli Ambulatori nel rispendere ai suoi bisogni e alle necessità del territorio per cui è già stato attivato anche il dialogo con i Medici di base. “L’auspicio” conclude Dotti “è che in questa fase si riesca a mettere a fuoco anche modalità opportune per permettere il sostentamento economico dell’operazione anche al termine della sperimentazione”.

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