Sfuggì ai tedeschi, Cesarina Colombo ha spento cento candeline
Nata il 25 aprile 1923, ha vissuto sulla propria pelle la dittatura nazifascista, scampando anche a mitragliamenti dei tedeschi

Un secolo di vita, Cesarina Colombo spegne cento candeline. Erano gli anni Venti, quelli tra i due grandi conflitti mondiali, quando nel Bel Paese fu giocata la prima Coppa Italia, Benito Mussolini marciò su Roma e, Oltreoceano, Walt Disney mostrò il suo primo cortometraggio di Topolino.
Sfuggì ai tedeschi, Cesarina Colombo ha spento cento candeline
Erano gli anni "ruggenti", durante i quali nacque l’Unione radiofonica italiana e gli stessi in cui crollò la Borsa di Wall Street. E il 25 aprile 1923, a Como, venne alla luce Cesarina Colombo. Lei, che ha vissuto l’affermazione del nazifascismo e i grandi cambiamenti del ventesimo secolo sempre al fianco della sorella Giuseppina, dei fratelli Antonio ed Ernesto, ha festeggiato cento anni di vita martedì 25 aprile, circondata dall’affetto degli ospiti e operatori della Rsa «Bellaria» di Appiano Gentile.
"Viaggiava in bicicletta da Como a Molteno e più di una volta è stata mitragliata dai tedeschi. Ogni tanto, la fermavano per strada e le portavano via la “schiscetta” con il panino. Si fermava a dormire nella ditta, sopra le pezze, poi veniva a casa il sabato mattina e tornava al lavoro il lunedì", ha raccontato il fratello Ernesto.
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