Si è chiusa la rassegna "Tavoli linguistici" de Lo Snodo
Grande successo per l'iniziativa che verrà riproposta.

Ogni incontro ha permesso ai partecipanti di dialogare, confrontarsi e approfondire temi di interesse comune in lingua inglese
Appuntamenti mensili da gennaio a maggio
Con l’ultimo appuntamento di martedì 27 maggio, a Villa Guaita di Ponte Lambro, si è conclusa la rassegna dei "Tavoli linguistici", un’iniziativa dell’associazione giovanile Lo Snodo. La proposta ha visto la realizzazione di un appuntamento al mese da gennaio a maggio. Ogni incontro ha permesso ai partecipanti di dialogare, confrontarsi e approfondire temi di interesse comune in lingua inglese, sempre con un approccio dinamico e inclusivo.
Sono stati oltre 150 i partecipanti
Oltre 150 persone hanno preso parte ai cinque appuntamenti della rassegna, che si sono svolti presso la stazione di Erba e l’ultimo appuntamento in Villa Guaita, dimostrando un grande interesse e un forte entusiasmo per il format proposto
I partecipanti hanno avuto la possibilità di migliorare le proprie competenze linguistiche attraverso conversazioni guidate e attività pratiche, grazie anche al supporto del moderatore Tommaso Severgnini. Il tutto è stato arricchito da momenti di convivialità, come la degustazione di snack offerti durante gli incontri.
Si pensa già alla prossima edizione
Spiega Marta Del Mastro, vicepresidente de Lo Snodo:
"Questa prima edizione è stata un grande successo e una dimostrazione di quanto sia importante creare momenti di incontro e apprendimento per la comunità. Questo, però, è solo l’inizio. Stiamo già pensando a nuovi incontri per il prossimo anno, con l’obiettivo di ampliare ulteriormente la proposta e coinvolgere ancora più persone".
Un progetto finanziato da Regione Lombardia
Lo Snodo sta, dunque, già valutando l’idea di rendere i "Tavoli linguistici" un appuntamento annuale, ampliando magari l’offerta ad altre lingue e spazi, per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più ampio. L’iniziativa è stata realizzata all’interno del progetto “Gg: Il gioco continua”, finanziato da Regione Lombardia.